| | | OFFLINE | Post: 68.534 Post: 9 | Sesso: Femminile | | |
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di te ricordo il tuo odore, che forse mi aspettavo di legno, ricordo la tua voce, sembra stampata nella mia mente, un po' da uomo non cresciuto, mischiata ancora alle caramelle di fragola.
mi ricordo di averti detto: prometti che non mi farai mai piangere...
mi ricordo le lunghe telefonate a ore impossibili della notte, e il desiderio di sentirti sempre e di farti partecipe delle mie piccole cose.
ricordo i vuoti quando sparivi per qualche giorno, e la rabbia, un nodo in gola con la consapevolezza de che non saresti mai stato mio.
ricordo i baci, gli "arrivederci", le stazioni, i treni, le città, la gente anonima, come le stanze degli alberghi, dove solo noi eravamo i ricordi.
ricordo il viaggio al mare, la pioggia, e l'unica volta che di te hai un po' parlato... e ricordo che quella volta di parole dovevo dirne tante, ma solo una promessa ti ho strappato, quella che diceva, che non saresti mai sparito per piu di un giorno, poi zitta, il resto non aveva importanza.
ma l'hai fatto, sei sparito apposta, forse per dimostrarmi qualcosa che già sapevo, che eri importante e che non potevo fare a meno di te, che bisogno c'era allora?
cue bisogno avevi di farmi piangere? quando già sapevi che era l'unica cosa da evitare, ricordo che ero debole, che già mi alzavo stanca, ricordo che non potevo affrontare le giornate, erano lunghe, buie e vuote, e mi sentivo diventare pesante il sangue, così per 5 giorni, finchè il telefono in mano l'ho preso io.
e ho chiesto... e mi è servito, perchè le risposte mi hanno resa forte, piu forte ancora di quello che ero prima, era come l' uscita da una malattia corrosiva, sono guarita
da te mai una coccola, una parola di conforto, un compromesso, nulla... il nulla ti ha preso tempo fa e ti ha chiuso i sentimenti, oppure non senti nulla e sei onesto e non menti, quindi nessuna coccola, ne parola... ne compromesso
ci vedremo ancora, ma non sarà la stessa cosa, la fine non è marcata in noi, ma l'ha marcata il tempo ed è vicina, lo so, come sapevo che mio non eri
il telefono continua il suo corso, ma è una finta, forse io stessa sono un falso d'autore, la solitudine è il mio problema, e i vuoti di tempo li ho sostituiti con altre voci, e altre parole, illusioni pure loro, non sono vive, non respirano, ma esitono io le sento, vibrano e mi riscaldano.
ci vedremo ancora, non è finita, ma un po' mi hai persa, e non sono neppure dove si tengono i ricordi
scusate lo sfogo... |