Oggi ho sentito una notizia terribile al telegiornale: i genitori della bambina scomparsa lo scorso 3 maggio le avano dato dei tranquillanti (pure ai due gemellini di due anni suoi fratelli) per andare tranquillamente a cena fuori.
Non ho trovato conferme in rete di questa notizia: se non una querela da parte dei due coniugi verso un giornale Tal&Qual che per primo ha fatto quest'insinuazione.
Non so se è vero: non possiamo saperlo.
A questo punto conosceremo la verità soltanto se gli inquirenti troveranno riscontri sufficienti per appurarlo oppure se i genitori confesseranno.
Per me è un fatto terribile, addirittura orribile.
Non riesco a concepire che un genitore, pur di essere libero di andare a cena fuori faccia un gesto così sconsiderato. Indipendente dal fatto che possano essere o meno colpevoli, se è vero che hanno agito in questo modo (ripeto se è vero) hanno tutta la mia riprovazione.
I figlio possono rompere, crearci dei legami che non vogliamo, obbligarci a stare a casa molte volte o a programmare una vacanza solo perché piace a loro. A comperare e a mangiare solo cose sane per il loro bene, ad andare a letto presto perché altrimenti non si addormentano.
Ma li abbiamo voluti!
Un bambino non è un cicciobello che lo spegni quando vuoi. Gli stacchi le batterie quando non lo vuoi sentire piangere oppure lo ficchi a letto da solo altrimenti non puoi andare a mangiare fuori.
No cari miei.
E' bello ed è anche difficile essere genitori.
Bisogna prendere tutto, anche la cacca, quando cambi i pannolini. Le ditate sulle vetrine immacolate e i cocci dell'inestimabile vaso che hanno appena rotto (colpa tua che l'hai lasciato a portata di bimbo). Le notti insonni, le gite rimandate e anche le vacanze annullate perché stanno male.
Mi auguro che tutto quanto ho sentito oggi sia falso.
Mi auguro che questa notizia sia infondata e abbia solo gettato fango e contribuito a buttare fumo negli occhi degli inquirenti.
In questo caso mi scaglierei violentemente contro il giornalista o i giornalisti che si sono permessi di speculare su un simile dramma.
Attendo con trepidazione lo svolgersi delle indagini: è di oggi la notizia che la madre è formalmente indagata, la polizia portoghese glielo ha comunicato per darle la possibilità di difendersi, di rispondere alla domande o di avvalersi della facoltà di tacere.
Resta comunque il dramma di una bimba che è morta oppure è stata rapita e si trova chissà dove.
C'è da augurarsi che chi ci sta lavorando, faccia in fretta, per Maddie almeno.
MICHELA