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Post: 11.765 | Sesso: Femminile | Amministratrice | Amico Special | | OFFLINE |
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 03/12/2007 21:37 | |
Cambiano i luoghi dell'amore
Sesso, ovunque, ma non a letto
Sopra o sotto la scrivania, nello stanzino buio con l'archivio e la cancelleria, nell'angolo della macchina del caffè o in bagno... Ovunque, purché in ufficio. Intrigante, perchè vietato, e si sa, tutte le cose vietate diventano più desiderabili, il sesso in ufficio riscontra sempre più un altissimo gradimento tra aspiranti fedifraghi e adultere a caccia di avventure.
I recenti fatti di cronaca confermano: tradire con i colleghi sul luogo del lavoro piace ed è all'ordine del giorno in Italia, come nel resto del mondo.
Da una ricerca pubblicata dal Wall Street Journal risulta infatti che oltre il 40% dei lavoratori Usa ha avuto almeno una storia d'amore consumata in ufficio. E a Las Vegas c'è addirittura una scuola che insegna come "amarsi" sul posto di lavoro ed essere felici. Un'altra indagine, dell'Opinion Research Corp., sostiene che il 54% degli uomini e il 40% delle donne non vede nulla di male nel praticare sesso con un collega in ufficio. Quanto all'Italia galeotto fu il panino. O l'insalata
mista. Sì, perché gli italiani tradiscono spesso e volentieri in in pausa pranzo. Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Riza Psicosomatica e condotta su circa mille tra uomini e donne attraverso un sondaggio. Almeno un adulterio su tre avviene infatti fra le 12.30 e le 14.30. Ma solo i più fortunati hanno due ore di tempo per tornare a casa o trovare un hotel a portata di mano. Gli altri? Si arrangiano come possono, alla svelta, in macchina, approfittando degli uffici che si svuotano o
addirittura nei bagni dei ristoranti.
Addio a materassi ad acqua, vasche idromassaggio e candele all’incenso accanto al talamo insomma. La nuova frontiera del sesso all’italiana è l’ufficio.
I colleghi affollano le fantasie sessuali degli italiani, e ben 8 su 10 hanno la tentazione di metterle in pratica. Ma se tradire fa ancora paura, chi rinuncia finisce per
pentirsi rodersi per non aver colto l'occasione. Il primo dato significativo della ricerca riguarda infatti le tentazioni: ne saremmo vittime, in diversa misura, praticamente tutti: chi spesso (29%), chi abbastanza di frequente (43%), chi ogni tanto (17%) o raramente (9%). Capita tutte le volte che si incontra qualcuno
di attraente (32%), dopo un litigio col partner (24%), tutte le volte che ci si sente particolarmente in forma (17%) o quando ci si trova, per lavoro o per vacanza, lontano da casa (8%). E il senso di colpa? Solo 1 su 10 prova rimorso, gli altri sembrano ben felici della loro condizione di adulteri.
Ma non è tutto. L'Italia dice addio anche agli alberghi per gli incontri tra amanti, a causa dei forti aumenti di prezzo, al punto che, secondo uno studio dell'Associazione donne e qualità della vita, si parla di un calo del 20% nello scorso anno, di raid clandestini nelle stanze d'albergo.
Torna in auge il famolo strano, o meglio il famolo ovunque tranne che a letto. Riecco quindi la camporella, l'amore per strada, in macchina, in camper o nei luoghi più insoliti, come l'aereo e, per gli amanti del lusso, anche in sottomarino.
Le Regioni a maggior tasso di consumo stradale sono Lombardia ed Emilia Romagna. Al secondo posto nelle scelte degli Italiani parcheggi e piazzole: primo tra tutti il maxi parcheggio dell'Autostrada del Sole, Calvetro, segue il parcheggio Motel 200 a Trezzano sul Naviglio. Medaglia di bronzo, sempre secondo la ricerca, uffici o negozi soprattutto per chi ama fare gli 'straordinari'.
La parte della giornata più gettonata infatti per gli incontri extra coniugali, oltre alla pausa pranzo, è il tardo pomeriggio. Il cambiamento del luogo impone anche abitudini sessuali diverse. Se prima, quando si affittava una camera d'albergo, non c'era problema d'orario, ora la disponibilità si accorcia generalmente dalle 17 alle 19, quando è molto facile simulare un ritardo o una riunione inattesa. Il fenomeno è infatti più diffuso tra coppie di amanti che lavorano nello stesso luogo, ma si allarga sempre più ai giovani che hanno pochi soldi e che abitano in famiglia.
L'identikit del sex-worker è tra i 45 e i 64 anni, sposato e residente nelle regioni del Nord-Est. Partner dei fanatici della sveltina in colletto bianco sono colleghe e segretarie, ma anche addette alle pulizie e cameriere.
E se il rapporto vissuto a cavallo tra riunioni e briefing, soddisfa il 78% degli intervistati, meno entusiaste sono le donne, che considerano il sesso da ufficio un eccitante aperitivo, in attesa di piatti più sostanziosi.
Un'altra particolarità, il 5% degli amanti sceglie per avere un rapporto sessuale il cimitero, forse per il clima ''gotico'' e il silenzio davvero ''di tomba''.
Ma vanno bene anche i camerini di prova dei grandi magazzini, la toilette di un ristorante, l'altalena nei giardini pubblici. E poi l'ascensore, la sala d'attesa del dentista e per gli amanti deluxe, un sottomarino privato, meglio se da diporto, oggettino davvero esclusivo, ma soprattutto molto costoso (una media di 60 milioni di euro), di cui esistono non più di cento esemplari in circolazione. "Un ottimo luogo per incontri clandestini", spiega Herve Jaubert, il costruttore, che progetta questi luoghi dell'amore sott'acqua e che ha clienti ansiosi di provare l'eccitante emozione di farlo a ventimila leghe sotto i mari.
Tornando infine gli amori tra scrivanie non occorre più sentirsi in colpa o nascondersi, le statistiche sdoganano definitivamente il sesso in ufficio. La responsabilità è da attribuire ad una legge statistica, la cosiddetta "legge di Cupido", come spiega lo psicanalista Loick Roche, vicedirettore dell'Ecole de management di Grenoble, secondo il quale se si applica questa legge ad un'impresa di 200 persone, con una media di 5 anni di anzianità, si ottengono 75 relazioni sessuali tra coppie di persone differenti dove saranno implicati almeno 150 colleghi. Cioè quello che risulta moltiplicando 200 lavoratori per 5 anni di anzianità media e dividendo il tutto per sette perchè, spiega Roche, "sette anni è la durata media di una relazione sessuale tra esseri umani".
Quindi a seconda dell'anzianità aziendale e del numero di persone che lavorano nello stesso luogo, si tendono a sviluppare un numero preciso di relazioni intime con i propri colleghi. |