[ATLETICA] Europei Indoor Birmingham 2007

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(Rosy)
00venerdì 2 marzo 2007 23:48
Italia, tutti avanti agli Europei
Nella 1ª giornata della rassegna indoor di Birmingham tutti gli azzurri hanno superato il primo turno: mai successo prima. Ok Di Martino, Barberi squalficato, poi riammesso. Kluft oro nell'eptatlon

BIRMINGHAM (Gran Bretagna), 2 marzo 2007 - Antonietta Di Martino ha dimostrato, nei salti di qualificazione dell’alto nella prima giornata dei campionati europei indoor di Birmingham, di avere addosso ancora il sacro fuoco che l’aveva portata a superare i due metri a Banska Bystrica. A 1.93 ha fallito il primo tentativo, ma al secondo è salita moltissimo e questa misura è bastata a farla qualificare per la finale, dove certamente si potrà giocare una medaglia. Solo la belga Hellebaut, campionessa europea all’aperto, sembra fuori dalla sua portata.
SQUALIFICA FANTASMA Andrea Barberi, dopo avere superato con autorità il primo scoglio delle batterie dei 400 la mattina, è stato molto brillante anche nella prima semifinale, dove si è inserito al terzo posto nella scia di Swillims e Wiessman, ma è stato squalificato per presunta invasione di corsia. La delegazione azzurra ha fatto ricorso, la giuria di appello gli ha dato ragione, ieri notte però ancora non si sapeva il tempo di ammissione, intorno ai 46"40.
PROMOSSI Tutti gli italiani in gara nella prima giornata hanno superato il primo turno, non era mai successo prima. Solo la Reina si è fermata successivamente in semifinale nei 400, ma onestamente non poteva fare di più. Bobbato e la Cusma sono stati ripescati per la semifinale grazie ai tempi, mentre Caliandro si è meritato con autorità la finale dei 3000.
DONNE SVEDESI La Svezia è andata a segno nelle due prime gare femminili, che assegnavano un titolo. Prima è toccata a Susanna Kallur nei 60 hs e poi all’irriducibile Carolina Kluft, che ha lottato fino all’ultimo con la britannica Sotherton per arrivare al titolo dell’eptathlon. Ora la squadra svedese è in cima al medagliere. Sembra di essere nello sci...
STRANA COPPIA Fino all’anno scorso Gregory Sedoc e Marcel van der Westen, il primo di pelle scura e l’altro pallido, ma più massiccio fisicamente, si allenavano assieme. Poi il loro tecnico è andato in pensione e le loro strade si sono divise. Risultato: oggi sono campione e vicecampione europeo dei 60 ostacoli con primato a 7"63! Sedoc è tecnicamente inferiore all’amico, perchè supera gli ostacoli come un principiante, ma ha due caviglie esplosive che lo fanno volare fra le barriere.
ORO STRANO Mikulas Konopka, armadio slovacco, ha dominato il lancio del peso con bordate oltre i 21 metri e una punta a 21.57. Nel 2002 era stato squalificato per doping dopo il bronzo agli europei indoor di Vienna. Il fatto curioso è che adesso lancia un metro in più rispetto al periodo in cui usava sostanze proibite. La morale è: il lavoro onesto paga? Non ci metteremmo la mano sul fuoco.
dal nostro inviatoGianni Merlo
(Rosy)
00venerdì 2 marzo 2007 23:51
L'italiana De Martino
(Rosy)
00sabato 3 marzo 2007 15:21
Howe in finale col brivido
Agli Europei indoor di Birmingham l'azzurro fatica in qualificazione e con 7.81 evita per poco l'eliminazione: "Non posso permettermi di dormire in pedana"

BIRMINGHAM (Gran Bretagna), 3 marzo 2007 - Andrew Howe si è preso un bello spavento nelle qualificazioni del salto in lungo degli Europei indoor. In mattinata per quasi due ore è rimasto appeso alla speranza di potersi guagagnare la finale di domani, nonostante il salto "corto" di 7.81, che lo inchiodava all’8° posto con il rischio di essere buttato fuori da uno sconosciuto qualsiasi. Andrew era stato inserito nel primo gruppo di saltatori, alle 9.30 di mattina. Ma subito era andato tutto storto. Era costretto a partire dalla curva, quindi doveva effettuare una leggera discesina prima di entrare nella parte piatta della pedana.
Questo particolare l’ha mandato in tilt. La sua rincorsa è diventata sincopata, improvvisata così ha infilato un nullo, poi 7.81 e infine 7.58, staccando con il piede sbagliato.... "La sveglia così presto - ha detto - mi ha scombussolato. Ecco, questa è l’unica cosa a cui non avevo pensato in allenamento. La prossima volta curerò anche questo particolare. Non posso permettermi di dormire in pedana. Il pericolo scampato forse mi sveglierà, ma la finale è al pomeriggio per fortuna".
La mattina sembrava davvero mettersi male, dopo il promettente avvio della squadra venerdì, perché mentre Howe era sulla brace, Campioli nell’alto non è riuscito neppure a saltare 2.18. Gli organizzatori lo avevano costretto a cambiare i chiodi delle scarpette, facendogli usare quelli più corti e questo fatto lo ha danneggiato, perché non è riuscito a imbastire una rincorsa decente e nel terzo tentativo è addirittura passato sotto l’asticella. Poco meglio ha fatto Ciotti, che ha superato 2.18, ma non è riuscito a sorvolare 2.23.
Per fortuna Andrea Bettinelli ha superato agevolmente 2.27 alla seconda prova e così si è spalancato le porte della finale. Assunta Legnante, dopo un inizio balbettante, ha scagliato finalmente il peso a 18.20, piazzandosi al secondo posto della qualificazione. Male invece Chiara Rosa, incapace di spedire il peso oltre 16.54. Nelle batterie dello sprint, 60 metri, promossi alla semifinale Donati e Cerruti, rispettivamente con 6"74 e 6"65, primato personale. Eliminate subito invece Graglia (7"36 e 7"43).
dal nostro inviatoGianni Merlo
(Rosy)
00sabato 3 marzo 2007 15:21
(Rosy)
00sabato 3 marzo 2007 19:12
Europei, bravo Caliandro: è oro
Nella rassegna indoor di Birmingham, il pugliese vince a sorpresa i 3000. Antonietta Di Martino d'argento nell'alto dietro alla belga Hellebaut. Howe fatica ma si qualifica con 7.81

BIRMINGHAM (Gran Bretagna), 3 marzo 2007 - Cosimo Caliandro, 24ennefinanziere da Francavilla Fontana in provincia di Brindisi, a sorpresa ha vinto il titolo dei 3000 metri agli Europei indoor. Il segreto? Sotto il numero di gara, teneva spillata l’immagine di Padre Pio che gli era stata data sua madre e da sua moglie. La stessa immagine l’aveva accompagnato quando aveva vinto il titolo europeo juniores nel 2001 nei 1500. Gliela avevano affidato solo allora e adesso. "Io sono un credente e sentivo che questo era il giorno giusto. Non pensavo di vincere, ma ero sicuro di arrivare fra i primi". La sua gara è stata perfetta. Ha controllato ogni mossa degli avversari e poi ha infilzato tutti nell’ultimo giro. Si è imposto in 8’02"44, ma il ritmo era stato lentissimo all’inizio. Ha impressionato la sua freschezza alla fine. Sembreva di rivedere Gennaro Di Napoli.
Antonietta Di Martino, pure lei Fiamma Gialla, è stata di parola: aveva promesso un grande risultato e non si è smentita. Si è issata fino all’argento del salto in alto con 1.96, superata solo da Tia Hallebaut, belga, che è salita a 2.05. La Di Martino era solo spiaciuta di non essere tornata sopra i 2 metri, ma nei tentativi a 1.99 ha ammesso di volere forzare troppo l’azione e così ha perduto l’occasione. Il pomeriggio ha offerto un’altra piacevole sorpresa con l’ingresso in finale del giovane sprinter piemontese Fabio Cerutti, capace di migliorarsi fino a 6"62, mentre Donati non ha superato questo turno. Molto buono anche Bobbato, che è entrato in finale negli 800. Quinto in 46"47 Andrea Barberi nella gara dei 400 che ha visto il successo di David Gillick in 45"52.
LA MATTINA. Andrew Howe si è preso un bello spavento nelle qualificazioni del salto in lungo degli Europei indoor. In mattinata per quasi due ore è rimasto appeso alla speranza di potersi guagagnare la finale di domani, nonostante il salto "corto" di 7.81, che lo inchiodava all’8° posto con il rischio di essere buttato fuori da uno sconosciuto qualsiasi. Andrew era stato inserito nel primo gruppo di saltatori, alle 9.30 di mattina. Ma subito era andato tutto storto. Era costretto a partire dalla curva, quindi doveva effettuare una leggera discesina prima di entrare nella parte piatta della pedana.
Questo particolare l’ha mandato in tilt. La sua rincorsa è diventata sincopata, improvvisata così ha infilato un nullo, poi 7.81 e infine 7.58, staccando con il piede sbagliato.... "La sveglia così presto - ha detto - mi ha scombussolato. Ecco, questa è l’unica cosa a cui non avevo pensato in allenamento. La prossima volta curerò anche questo particolare. Non posso permettermi di dormire in pedana. Il pericolo scampato forse mi sveglierà, ma la finale è al pomeriggio per fortuna".
La mattina sembrava davvero mettersi male, dopo il promettente avvio della squadra venerdì, perché mentre Howe era sulla brace, Campioli nell’alto non è riuscito neppure a saltare 2.18. Gli organizzatori lo avevano costretto a cambiare i chiodi delle scarpette, facendogli usare quelli più corti e questo fatto lo ha danneggiato, perché non è riuscito a imbastire una rincorsa decente e nel terzo tentativo è addirittura passato sotto l’asticella. Poco meglio ha fatto Ciotti, che ha superato 2.18, ma non è riuscito a sorvolare 2.23.
Per fortuna Andrea Bettinelli ha superato agevolmente 2.27 alla seconda prova e così si è spalancato le porte della finale. Assunta Legnante, dopo un inizio balbettante, ha scagliato finalmente il peso a 18.20, piazzandosi al secondo posto della qualificazione. Male invece Chiara Rosa, incapace di spedire il peso oltre 16.54. Nelle batterie dello sprint, 60 metri, promossi alla semifinale Donati e Cerutti, rispettivamente con 6"74 e 6"65, primato personale. Eliminate subito invece Graglia (7"36 e 7"43).
dal nostro inviatoGianni Merlo
(Rosy)
00sabato 3 marzo 2007 19:13
Caliandro
(Rosy)
00domenica 4 marzo 2007 18:59
Legnante e Howe: gioia per due
Agli Europei di Birmingham l'Italia è d'oro grazie alla pesista (18.92) e al lunghista (8.30) che bissa il trionfo all'aperto. Bronzi per Bobbato negli 800 e la Weissteiner nei 3000

BIRMINGHAM (Gran Bretagna), 4 marzo 2007 - Assunta Legnante ha aperto il pomeriggio, l’ultimo degli Europei indoor, con l’oro del peso e Andrew Howe ha chiuso la giornata con il titolo del lungo a 8.30, nuovo primato italiano. Fra loro due due bronzi negli 800 con Maurizio Bobbato e nei 3000 con Silvia Weissteiner nei 3000, a cui ha accoppiato anche il primato italiano, 8’44"81. Ma Howe ha offerto uno spettacolo unico.

ANDREW. Ha cominciato la giornata con un problema, perchè gli si erano rotte le scarpe e aveva un solo paio con sè. Poi l’ha risolto, ma nei primi quattro salti non ha mai azzeccato l’asse di battuta, così a un certo punto si è trovato al quarto posto. Per fortuna al quinto tentativo è riuscito a mettere insieme tutti i particolari e così ha mandato in onda il più bel salto della sua vita. Sembrava Lewis: 8.30, primato italiano, che ha scavalcato l’8.26 di Evangelisti. Poi ha festeggiato e così i suoi avversari sono rimasti di sale.

ASSUNTA. Assunta Legnante, 28enne di Frattamaggiore, è la prima italiana a vincere un titolo continentale indoor nel lancio del peso. Ci è riuscita con una bordata di 18.92 al secondo tentativo. Ha dominato la gara. Da quando la lotta al doping si è fatta più pressante, è cambiato l’equilibrio nel mondo dei lanci e Assunta ha trovato gradualmente spazio. Già nel 2002 a Vienna era salita sul podio, al secondo posto, battuta dalla Pavlysh, atleta allenata e accompagnata da tale Bagach, campione che era stato bandito per doping. Il tempo ha fatto giustizia. Assunta è stata così ripagata dai sacrifici quotidiani e dalla sorte che non è mai stata generosa con lei. E’ nata con un glaucoma all’occhio sinistro e nel 2004 il Coni non le ha dato l’idoneità per partecipare all’Olimpiade, perché esiste sempre per lei, sotto sforzo, il rischio del possibile distacco della retina.
"Ho fatto 100 gare - dice - dopo che mi hanno proibito i Giochi e non è successo niente. Io devo convivere con questo malanno e non voglio farmi condizionare. La mia forza? Sta nel braccio che Dio mi ha dato... ". Negli anni scorsi si era trasferita ad Ascoli per allenarsi con Nicola Silvaggi, che è l’attuale direttore tecnico azzurro, e poi è stata costretta, per il nuovo incarico del suo tecnico, a fare la pendolare con Verona per essere seguita da Tubini, ex atleta e ora ottimo allenatore. "La mia vita non è mai facile, però questo oro mi ripaga veramente di tutto. Fatemi gustare la felicità".

BOBBATO. L’oro della Legnante ha scatenato la fame di medaglia del mezzofondo azzurro che da tempo è rimasto all’asciutto, così ecco Maurizio Bobbato trasformarsi nella finale degli 800. Aveva quasi balbettato in batteria dove era stato recuperato in base ai migliori tempi dei battuti. In semifinale aveva cominciato ad ingranare e nell’ultimo atto è stato perfetto. Lo ha aiutato certamente il fatto che l’olandese Okken, alla fine vincitore, sia andato in testa a tenere allegro il ritmo. Così Bobbato ha galleggiato senza disperdere energie al terzo posto e ha tenuto all’esterno uno dei rivali diretti, lo svedese Claesson. Sulla retta finale ha stretto i denti ed è riuscito a contenere il ritorno dello spagnolo Marco, che ha segnato il suo stesso tempo 1’47"71, ma il fotofinish ha stabilito che era un’unghia più indietro. Il tempo è anche record personale di Bobbato.

WEISSTEINER. La minuta Silvia Weissteiner, pesa solo 46 kg, ma è animata da una forza di volontà incredibile. Nei 3000 ha operato un vero capolavoro e si è messa al collo il bronzo, che non osava neppure sperare. Non è stata fortunata però, perchè per arrivare a questo risultato nella scia della polacca Chojecka, che aveva vinto anche i 1500, e della spagnola Dominguez, ha segnato il tempo di 8’44"81, non solo primato italiano migliorato di oltre sei secondi, ma anche ottava prestazione al mondo quest’inverno. Non male per una ragazza nata e cresciuta a Vipiteno, dove lo sport più popolare è lo sci.
(Rosy)
00domenica 4 marzo 2007 20:58
Maurizio Bobbato
(Rosy)
00domenica 4 marzo 2007 20:59
Silvia Weissteiner
(Rosy)
00domenica 4 marzo 2007 21:00
Andrew Howe
(Rosy)
00domenica 4 marzo 2007 21:02
Assunta Legnante
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