[Intrattenimento] Quelli che il calcio e...

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ELIPIOVEX
00sabato 2 settembre 2006 13:56
La Ventura su Raidue con «Quelli che il calcio e...»
di LUCA BENEDETTI MILANO — «Finalmente sapremo tutta la verità sulla testata di Zidane a Materazzi nella finale dei Mondiali di Germania. Il difensore azzurro ci svelerà in un'intervista in esclusiva cosa ha detto al francese per farlo infuriare in quel modo». Lo scoop annunciato ieri da Simona Ventura e Gene Gnocchi per la prima puntata di «Quelli che il calcio e...», che parte domani su Raidue alle 14.30 (dal 10 settembre tornerà alle 13.50), assomiglia più a uno degli "scoob" di Aldo Biscardi, perché il battibecco è stato già decifrato dal labiale, ma è pur sempre la prima volta che Materazzi parla in pubblico di questa vicenda. La novità più curiosa della nuova edizione di «Quelli che il calcio e...», suggerita dalla "e..." aggiunta quest'anno, è l'apertura alla politica e ad altri temi extracalcistici. «A parte domani che avremo un politico illustre e "veterano" - ha spiegato la Ventura - ogni settimana presenteremo giovani deputati bravi ma che non vanno mai in video. Ho molti amici in entrambi gli schieramenti, però non inviterò solo loro. E tratteremo destra e sinistra con la nostra abituale equidistanza. Per gli altri servizi di attualità e costume ci faremo stimolare dalla cronaca quotidiana, osservando il mondo con i nostri occhi, che sono quelli delle mucche che guardano passare i treni». «Aiuteremo il governo a tamponare il fenomeno dell'immigrazione - interviene Gene Gnocchi - facendo un nostro test di ammissione a una famiglia straniera e contemporaneamente a una italiana, che dovrà prenderne il posto nel paese d'origine per non rischiare il sovraffollamento in Italia. Un'altra rubrica è dedicata ai personaggi che fanno outing, ammettendo di essere stati nelle SS». Il calcio sarà confinato in spazi ristretti («Ogni dieci minuti Giampiero Galeazzi ci aggiornerà sui risultati») e tornerà protagonista assoluto solo nel finale con i risultati e i gol riproposti dalla squadra virtuale di Gigi Maifredi. Calciopoli è una grande risorsa per Gene Gnocchi, che infatti terrà un corso di moralizzazione dello sport: «Domani avrò ospite l'ex arbitro De Santis: lo aiuterò a capire dove ha sbagliato e a non ripetere più certi errori». Largo spazio alla satira con i confermati Max Giusti e Lucia Ocone, che interpreterà Mina nella rubrica «La criticona» e la soubrette Elisabetta Gregoracci in stato confusionale che scambia la Farnesina per un bar. Giusti tornerà a impersonare Stefano Ricucci, mentre il suo nuovo bersaglio è il presidente della Lega Calcio: «Sarò Antonio Matarrese: il nuovo del calcio che avanza... Anzi, il nuovo avanzo del calcio».

@fiordifragola@
00domenica 3 settembre 2006 11:45
ormai questo programmo ha perso la sua dimensione naturale,diventerà il solito contenitore domenicale tra satira e reality...rivoglio fabio fazio!!!!
(Rosy)
00domenica 3 settembre 2006 13:56
Credo che dipenda dal fatto che la RAI non ha più i diritti televisivi del calcio, quindi, in teoria, loro non potrebbero dare i risultati in tempo reale, se voglio continuare a mandare in onnda quel programma lo devono riciclare in qualche maniera.
ELIPIOVEX
00domenica 3 settembre 2006 14:49
Comunque non è giusto. Non possono più nemmeno dare i risultati, pazienza i gol o le immagini dal campo... ma nemmeno i risultati in diretta! Potere dei soldi e di sky?
(Rosy)
00domenica 3 settembre 2006 14:51
No, di Mediaset che lo scorso anno ha comprato i diritti della serie A
ELIPIOVEX
00domenica 3 settembre 2006 14:52
Ah qualcuno centrava... per mediaset premium immagino, altrimenti nessuno compra la ricaricabile... sempre questioni di soldi.
Beppe Grillo ha ragione... dovremmo cominciare ad odiare il calcio
ELIPIOVEX
00lunedì 4 settembre 2006 12:07
Un'altra burla di Gnocchi e della Ventura...
MILANO - Hanno aspettato a lungo per ascoltare, finalmente, la verità, almeno la sua verità, ma alla fine Marco Materazzi non c'è stato. Uno dei momenti-top della prima puntata di Quelli che il calcio e..., l'annunciata intervista in cui il difensore azzurro avrebbe dovuto rivelare cosa scatenò l'ira di Zidane, quella notte a Berlino, non è andata in onda. Ma non è stata questa l'unica bizzarria della puntata con la quale SuperSimo&co hanno ripreso le fila del programma sul calcio senza calcio. Perché, fra l'altro, il calcio c'è stato, con i risultati di fantomatiche partite che scorrevano in video, e perfino il Maifredi Team che alla fine ha ricostruito i gol.

Burle, ed effetto-sorpresa. Questo, almeno stando a quel che s'è visto, dovrebbe essere stato l'obiettivo degli autori, che ha ottenuto quale unico effetto centinaia di telefonate ai centralini della Rai in cui spettatori attoniti chiedevano conto di quanto stesse accadendo, di quale campionato si stesse dando conto, di che fine avesse fatto Materazzi.

Simona Ventura, muscoli tonici sotto un tubino maculato e chioma biondo-vamp, ha spiegato che l'intervista è stata rinviata alla prossima puntata per dare più spazio a quella - che effettivamente c'è stata - con l'arbitro Massimo De Sanctis. Problemi di tempo, dunque. Le fa eco e conferma il direttore di RaiDue, Antonio Marano, che ne parla con i cronisti negli studi Rai di Milano.

Fatto sta che la scaletta della trasmissione, piena di ospiti, interventi e sketch, è saltata più volte. Né s'è visto l'esponente politico annunciato come "colpo grosso", con rispetto parlando per Marco Rizzo del Pdci che pure ha fatto la sua figura nel confronto con la portavoce di Forza Italia, Elisabetta Gardini.

In quanto all'intervista a Materazzi, nello staff di Quelli che il calcio e... tutti assicurano che esiste: "L'ha fatta Simona", ha detto Gene Gnocchi uscendo dallo studio. La chiacchierata con la "vittima" di Zidane sarebbe stata registrata mercoledì scorso nel ritiro dell'Inter ad Appiano Gentile. Domenica prossima ricomincia l'attesa.
ELIPIOVEX
00martedì 5 settembre 2006 17:59
Sembra che la Ventura abbia fatto incavolare la Falchi
Anna Falchi è una furia: «È vergognoso. Ci hanno umiliati». Sono bastati pochi minuti dell’imitazione di suo marito Stefano Ricucci ieri a «Quelli che il calcio e...» per rovinarle la domenica. Anna e Stefano se lo aspettavano. Max Giusti aveva annunciato il ritorno del personaggio. Così ieri pomeriggio si sono messi davanti alla tv: «A casa nostra, all’Argentario ».
Poco dopo le 14.30, ecco la parodia. «Sono tornato in forma. Ho fatto una cura dimagrante al centro benessere "Tre gradini" (in gergo è il carcere di Roma ndr)», dice Ricucci-Giusti. Quindi sul calendario al muro traccia croci per contare i giorni. Quegli 8-9 minuti sono un colpo allo stomaco: «È vergognoso che la Ventura e i comici giudichino da un trono. Stefano ha sofferto anche per la famiglia: suo figlio viene preso in giro».
Anna distingue le responsabilità. Le parole più dure sono per la Ventura: «Mi spiace farle pubblicità... Pensavo ci fosse solidarietà da parte di una donna di spettacolo. È colpa più sua che di Giusti: è lei che decide. Se la prende con i deboli e non con i potenti perché altrimenti la caccerebbero». Quello che non le va giù è che anche la collega sia passata dalle bufera intercettazioni, quando Bettarini venne coinvolto nel calcio-scommesse. «Allora diceva che la vicenda l’aveva resa più forte e che ogni persona ha diritto a una seconda chance per recuperare la propria dignità. Se ha dimenticato quando le davano della "rovina-famiglie" e i tradimenti ci penserò io a ricordarglieli».
Ce n’è anche per Giusti. «Ha imitato mio marito quando era già in carcere. Poi ha detto: "non lucro sulla sofferenza delle persone". Ora che è uscito da un mese e mezzo torna a perseguitarlo. Comunque Stefano non parla così ed è più simpatico ». Non le sono andate giù le ironie sul carcere e quelle che la dipingono interessata al portafogli e non al cuore: «Solo io so quanto lo amo—dice lei —. Sono cose umilianti». Conclusione: «Mi auguro che la smettano. Altrimenti ricorreremo alle vie legali».
Meglio sono andate le altre imitazioni. Quella del presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese, sempre di Giusti, e quella di Elisabetta Gregoraci, la soubrette del caso vallettopoli-Sottile, impersonata da Lucia Ocone. Qui la vittima è Flavio Briatore, fidanzato della soubrette, presentato come un vecchio che vive a puré, mele cotte e Viagra.
Ma ci sono altri due incidenti nel debutto di «Quelli che...». Ieri non c’era il campionato, ma per tutto il pomeriggio la Ventura e Galeazzi hanno dato risultati fantomatici. Centinaia le telefonate ai centralini Rai di spettatori che sono cascati nello scherzo.
Ultimo giallo: non è andata in onda l’intervista a Materazzi che avrebbe dovuto spiegare il caso Zidane. Esiste o è una bufala? Il direttore di Raidue Antonio Marano e la Ventura (che preferisce non replicare alla Falchi) dicono che c’è ed è stata rinviata per problemi di tempo.
ELIPIOVEX
00lunedì 11 settembre 2006 13:36
Ancora polemiche per la trasmissione della Ventura.
Ieri avevo notato di sfuggita la presenza di Moggi e immaginavo che la cosa non passasse inosservata, dato che parlava a ruota libera dell'inchiesta tutt'ora in corso...

Polemiche per Moggi a "Quelli che"

Il caso verrà esaminato dal Cda Rai
Clicca!

Luciano Moggi, ospite di Simona Ventura a "Quelli che...", parla a ruota libera sullo scandalo Calciopoli ed è subito polemica. L'ex d.g. della Juventus, nel corso di una intervista quasi senza contradditorio, ha attaccato tutti difendendo il suo operato. Immediate le reazioni dei consigliere Rai Curzi e Rognoni e del ministro per le attivitù sportive Giovanna Melandri. Il programma della Ventura ora rischia la chiusura.

"Ho sbagliato nel credere di proteggere la Juventus, una squadra con una facciata di debolezza nonostante tutto: per 9 anni non aveva vinto nulla e ora tornerà a non vincere perché la cupola vera non è quella che si credeva vera, ma quella...". Luciano Moggi, ospite a "Quelli che il calcio..." vuota il sacco sullo scandalo Calciopoli. L'ex dg della Juventus spedisce al mittente tutte le accuse e con frasi a metà lascia intendere che la corruzione nel calcio italiano esiste, ma interessa altri club, non la Juventus, ingiustamente condannata. Alla domanda di Simona Ventura se si sia sentito abbandonato dalla Juventus Moggi ha risposto: "Io ero stato assunto dal dottor Agnelli e purtroppo lui non c'è piu. Se ci fosse stato lui - ha aggiunto - questa cosa non sarebbe successa".

Secondo Moggi negli anni in cui la Juventus non aveva vinto nulla era perchè non c'era nessuno a guardare le spalle alla squadra. "Io mi sono sempre limitato ad accertare - ha detto Moggi - che ci fossero gli arbitri migliori e non credo che in questo ci sia alcun illecito sportivo. E' vero, ho fatto delle telefonate, come molti altri, ma dove sta il divieto a telefonare?". Nessun Sistema Moggi, ha ripetuto più volte, e nessuna cupola, almeno ascrivibile a lui.

Alle domande semiserie di Gene Gnocchi che ha invitato l'ex dg della Juventus ad essere più chiaro o indicare con precisione dei nomi, Moggi però non ha voluto aggiungere altro. A proposito del processo sportivo, ha detto che "è intervenuto qualcosa che ha impedito al sottoscritto di difendersi" e quindi si è trovato in mezzo "come un giocattolo". "Mentre tutte le altre squadre coinvolte si difendevano, la Juventus ha chiesto la serie B e la penalizzazione". Questo, per Moggi, è stato "un infortunio dell' avvocato" che si è trovato in difficoltà forse perché non conosceva bene l'ambiente.

Se in pieno scandalo aveva detto che il calcio non sarebbe più stato il suo mondo, quattro mesi dopo Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, non ne è più tanto convinto. "Ha ragione chi mi ha detto che dal calcio bisogna andare via quando lo dici tu, non quando vogliono gli altri". "Ho scoperto che la gente ha capito quello che è successo, ha capito che non ho fatto nulla di male e mi vuole bene - ha detto Moggi - Quel tipo di intercettazioni bisogna farle con tutti a 360 gradi e non solo per una persona, o comunque non si può rendere note solo quelle fatte a pochi". Moggi ha poi ammesso di aver ricevuto molte proposte per il suo futuro ("persino come attore") ma di non aver ancora deciso nulla di preciso. Anche sulla sua partecipazione come opinionista a Telelombardia è rimasto sul vago, affermando di aver accettato di partecipare alla trasmissione "Lunedì di rigore" per amicizia verso il conduttore Fabio Ravezzani.

La presenza di Moggi a "Quelli che il calcio..." ha scatenato pesanti polemiche. Il consigliere d'amministrazione Rai Sandro Curzi ha dichiarato che quello che è avvenuto "è semplicemente inconcepibile". Gli fa eco l'altro componente del Cda di viale Mazzini Carlo Rognoni: "Discuteremo il caso in Consiglio di amministrazione e il direttore generale prenderà provvedimenti". Insorge anche il sindacato dei giornalisti Rai che ha giudicato la presenza di Moggi a "Quelli che..." un episodio gravissimo. In serata ha preso la parola anche il governo con il ministro Melandri: "Ho trovato francamente eccessivo e inopportuno lo spazio concessogli, senza un vero e quantomai necessario contraddittorio".

"Oggi, in occasione della prima giornata di serie A, si confermato in tutta la sua intollerabile evidenza lo stato confusionale in cui si trascina l'informazione sportiva della Rai, insieme all'anarchia e alla mancanza di punti di riferimento editoriali che regnano fra alcuni responsabili di rete e dei singoli programmi. Ciò che e' avvenuto a "Quelli che il calcio", su Rete Due, è semplicemente inconcepibile", ha affermato Sandro Curzi, consigliere Rai, annunciando che porrà il caso la prossimo cda."Una trasmissione del servizio pubblico che dovrebbe essere dedicata allo sport e in particolare al calcio si è prestata anche ad una esibizione innocentistica di Moggi, in assenza di qualsiasi seria capacità giornalistica di contrasto o di approfondimento. Al di là delle responsabilità dell'ex-direttore della Juventus, è assurdo che un tale personaggio, una tale materia e argomenti così delicati vengano trattati più o meno alla stregua di un gossip, col risultato che sono stati messi sotto accusa da un accusato proprio coloro che stanno tentando di risanare il calcio italiano. La colpa non è di Moggi, che ha esercitato il diritto/dovere di dire la sua, ma di chi gli ha consentito di parlare in libertà, senza nessuno che lo intervistasse, che controbattesse alle sue affermazioni e che gli chiedesse conto del suo operato.

Sulla stessa linea di Curzi si è espresso il collega Carlo Rognoni: "In questa fase della vita del Servizio Pubblico di tutto abbiamo bisogno, tranne che di episodi sconcertanti come quello dell'intervista di Moggi che fa perdere colpi alla Rai e alla sua credibilità. Una grande amarezza nasce di fronte all'insensibilità di una professionista come Simona Ventura, che si lascia coinvolgere e trascinare in una intervista sbagliata. Grande rabbia - aggiunge il consigliere Rai - davanti all'ennesimo episodio che, gestito al di fuori della competenza e responsabilità dei giornalisti di Rai Sport, finisce per dare della Rai un'immagine inaccettabile. Nè può essere una scusante che alcune trasmissioni costruite su appalti esterni sfuggano al controllo. Penso che martedì nella prossima riunione del Cda, saremo tutti tenuti a dichiarare pubblicamente che episodi come questi non devono assolutamente più verificarsi, e a sollecitare il direttore generale a prendere provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato".
(Rosy)
00lunedì 11 settembre 2006 13:41
Io ho visto qualche spezzone, e poi ho cambiato canale dalla rabbia che mi faceva, praticamente la Ventura avvalorava la sua tesi, gli unici giornalisti che hanno provato a fargli domande "provocatorie" sono state liquidate con un "io a lei non rispondo"
ELIPIOVEX
00lunedì 11 settembre 2006 13:48
Sì c'era il presentatore di Mi manda Raitre... praticamente a fare da bella statuina
(Rosy)
00lunedì 11 settembre 2006 21:29
Melandri-Mastella,
è scontro tra ministri
Lei: 'Il ministro della Giustizia si sarebbe dovuito astenere da commenti sul caso Moggi'. Il Guardasigilli che era a 'Quelli che il calcio...': 'Non accetto censure

Benevento, 11 settembre 2006- Il ministro Giovanna Melandri ha polemizzato sulla stampa con Clemente Mastella, che era intervenuto a 'Quelli che il calcio...' sul caso Moggi.

"Mastella è ministro della Giustizia - spiega Melandri - e sarebbe stato ampiamente preferibile se si fosse astenuto dal commentare nel merito procedimenti che sono ancora in corso".

LA REPLICA

''Nessuna censura di sorta. Il ministro della Giustizia e' giusto che non si esprima su sentenze che toccano istituzionalmente il proprio settore, ma nella giustizia sportiva non ci sono piu' neppure i magistrati. L'opinione da sportivo me la sono consentita, me la consento, me la consentiro'. La Melandri ne prendesse atto perche' sara' cosi' oggi, domani e dopodomani''.

Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella non ci sta ad essere tirato al centro delle polemiche per la sua presenza, ieri, alla trasmissione tv ''Quelli che il Calcio'', insieme a Luciano Moggi. Dice che in quello studio c'era anche prima di Moggi e che non sapeva chi fosse stato ospite. Ma, soprattutto, sottolinea di aver detto cio' che ha sempre dichiarato.

Respinge le accuse al mittente e al ministro Melandri dice: ''Mi dispiace che la Melandri eccepisca. Ho detto le cose nelle quali credo, non mi pare ci debba essere censura nei miei confronti. Se poi qualcuno ritiene che debba togliere il disturbo, io lo tolgo. Ma credo che la Melandri, a questo punto, non so se rimane dove rimane. Quindi bisogna essere chiari''.

''Non mi pare abbia espresso opinioni eretiche perche' non mi pare vi siano verita' consacrate sul piano sportivo - ha sottolineato Mastella a Benevento - il mio giudizio ha riguardato opinioni. E poi ho visto fare commenti sui gradi della giustizia da altri rappresentanti del governo e non ho visto questo chiosato ne' della Melandri ne' di altri. Questo criterio appare ingeneroso nei miei confronti e inaccettabile. Lo respingo al mittente''.

''Se alla Melandri va bene la mia compagnia, accetta la mia compagnia. Se non le va, ne prendiamo atto dopodiche' ne prende atto, se vuole, anche il governo - ha aggiunto il guardasigilli - ma se lasciamo fuori il governo credo sia meglio un po' per tutti''.

''Non mi sfidassero su questo, io esprimo le opinioni, che saranno in controtendenza, ma che non sono sottoposte a nessuna censura di sorta - ha concluso Mastella - se esprimessi un giudizio sulle sentenze della giustizia sarebbe inopportuno, ma esprimere opinioni come tifoso sui fatti del calcio me lo sono consentito prima, me lo consento e me lo consentiro'. Se alla Melandri non va ne prendesse atto''.
ELIPIOVEX
00lunedì 11 settembre 2006 21:42
Se l'è proprio legata al dito!
Caspita.
Comunque mi sembrava molto garantista Mastella...quindi che opinioni poteva esprimere?
ELIPIOVEX
00sabato 16 settembre 2006 16:11
"Quelli che", eliminate le interviste
"Quelli che", eliminate le interviste
Cappon taglia mezz'ora di programma

"Quelli che", eliminate le interviste
Cappon taglia mezz'ora di programma


Simona Ventura
MILANO - Quelli che il calcio e... non avrà più lo spazio finale di trenta minuti riservato all'intervista a un esponente del mondo sportivo. Costa cara a Simona Ventura quella chiacchierata con Luciano Moggi, voluta - così hanno commentato molti osservatori - per fare il colpaccio con il personaggio "top" del momento. "Tutta invidia, tutti lo volevano e lui è venuto gratis da noi", aveva replicato la conduttrice all'indomani della bufera scatenata da come quell'intervista era stata condotta. Ora, il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, taglia la testa al toro e scongiura ogni rischio per le puntate che verranno: via quella mezz'ora, si chiude alle ore 17.

La decisione di eliminare quella parte dalla trasmissione è emersa al termine di un incontro che ha visto intorno a un tavolo, oltre allo stesso Cappon, anche il direttore di RaiDue, Antonio Marano, e Simona Ventura. Riunione convocata proprio in seguito al polverone scatenato dalla presenza dell'ex direttore generale della Juventus, nella puntata di domenica scorsa del programma di RaiDue.

Durante il colloquio, informa una nota di viale Mazzini, "nel confermare la fiducia aziendale nelle qualità della conduttrice", Cappon ha ribadito la necessità che tutte le trasmissioni del servizio pubblico "presentino una corretta, completa ed equilibrata rappresentazione di situazioni e personaggi". E così, alla fine della riunione, è stato stabilito, "di comune accordo", che Quelli che il calcio e... torni alla sua durata originale, che quest'anno era stata prolungata di mezz'ora, fino alle 17.30.

Un plauso alla decisione giunge da Bruno Tucci, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio: "La
Rai ha tolto a Simona Ventura quello spazio giornalistico che non le spettava. A ciascuno il suo: alla conduttrice, bravissima, spetterà il compito di condurre la trasmissione; ai giornalisti in studio, se ce ne saranno, quello di fare interviste o di approfondire determinate notizie più o meno importanti".

(15 settembre 2006)


(Rosy)
00sabato 16 settembre 2006 18:20
Visto che non la sa fare la giornalista, è meglio che non la faccia. Continui a fare la presentatrice che può piacere o meno ma quello lo sa fare
ELIPIOVEX
00sabato 16 settembre 2006 21:29
Anche perché sono stati lungimiranti... visto il cancan che ha fatto la prima puntata figuriamoci quelle successive!
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