Boom del beach style in città, ma non piace agli esperti del look

Milano, 16 lug . (Adnkronos/Ign) - Se la vacanza non va dagli italiani, gli italiani portano la vacanza in città. O almeno il suo stile. Parei indossati come gonne, copricostumi al posto degli abiti e infradito ai piedi: le città sono invase dal beach-style e le strade di Milano e Roma ricordano sempre più le riviere di Cesenatico e Riccione. È questa la tendenza dellestate 2006.

Moda che, tuttavia, i professionisti dello stile bocciano su tutti i fronti.

Secondo una ricerca condotta da Eta Meta Research su 130 professionisti dello stile e lifestyle, infatti, il 47% degli intervistati liquida la tendenza a girare in città vestiti da spiaggia come volgare (per il 47%), mentre per il 39% è inelegante e per il 29% ammazza la sensualità.

Non solo. Per il 35% si tratta di una vera mancanza di rispetto nei confronti degli altri. Da evitare soprattutto sul luogo di lavoro (per il 75% degli interpellati), ma anche nei normali impegni quotidiani (48%).

Complice il caldo, sottolinea il presidente di Eta Meta, Saro Trovato, è scoppiato il boom di abbigliamento e accessori che siamo più abituati a vedere tra ombrelloni e sdraio che tra i palazzi delle grandi città. Una moda che non sembra essere apprezzata dagli esperti di look e di stile che - rileva - oltre a considerarla inelegante la giudicano addirittura come una mancanza di rispetto nei confronti di coloro che invece indossano abiti più consoni al territorio metropolitano.

Tra i luoghi in cui il beach style deve essere assolutamente off-limits, secondo lo studio di Eta Meta, il primo è il lavoro (per il 75% degli intervistati), sia che si tratti di ufficio, negozio o qualsiasi altra attività: inelegante e fuori luogo. Ugualmente da evitare se si è ospiti di qualcuno (63%) e nei luoghi pubblici o se si è in giro per commissioni (54%); ma è da mettere allindice persino per una semplice passeggiata o per lo shopping (secondo il 48% degli esperti). Cè poi un 42% che non ammette il beach style neanche la sera, sottolineando come un abbigliamento del genere potrebbe impedire laccesso in alcuni locali. Cè di più. Per quasi 9 esperti su 10 le infradito sono il simbolo peggiore di questa tendenza, sia che a portarle sia lei, sia che le indossi lui. Insomma, per vestirsi in città bisogna evitare leccessivo formalismo (che però vorrebbe il 12% degli esperti intervistati), è promosso il casual (42%), ma sempre senza eccessi. Evitare, a meno che non ci si trovi in una località di mare, copricostume e pareo (69%), spesso indossati per laperitivo in città. Off limits anche i sandali tipo trekking (51%) e i borsoni da spiaggia di plastica trasparente fluorescenti (44%). Per lui, inoltre, da dimenticare in ogni occasione canottiere e scamiciati (77%). La concessione sta nel riservare sandali sportivi alle gite in campagna (61%), come bermuda e pantaloncini (53%). E, tranne che in occasioni di serate a tema, un netto no anche alle camicie hawaiane (per il 48%).

Sono d'accordo a metà con questa statistica, è vero che in giro c'è gente che è davvero convinta di essere in spiaggia ma esistono anche le vie di mezzo!
E' ovvio che ogni luogo e situazione hanno l'abbigliamento idoneo ma anche un paio di bermuda ed infradito se indossate con classe non guastano!

Daniela

Però prova un po' a pensare a uno tipo sui 50/60 anni, un po' di pancetta, la maglietta hawaiana e i calzoncini corti, brikenstoke (si scrive così bo?) non fanno un po'... ma stattene a casa?

Purtroppo gli eccessi ci sono e non sono proprio un bello spettacolo! Ma purtroppo non si può impedirglielo, e bisogna sperare nel loro senso della decenza (che in molti giovani o meno non hanno)
Io le infradito le indosso praticamente sempre, i bermuda li ho scoperti quest'anno, ma credimi sono di una comodità incredibile... respiri contro il caldo asfissiante!

Daniela

Io preferisco i pantaloni a pinocchietto oppure le gonne lunghe... con la mia ciccia non mi sentirei a mio agio in bermuda...