Commentiamo in diretta (o in differita) Distretto di Polizia

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ELIPIOVEX
00mercoledì 13 settembre 2006 21:15
Così ti piace?
gattadany
00venerdì 15 settembre 2006 10:02
Finalmente Distretto!!!
Avevo gente a casa quella sera e non sono stata attentissima, però dico qualcosa lo stesso!
Mi ispira la nuova ispettrice, sembra divertente ed un pò matta!
Ho trovato originale il modo in cui gli autori hanno fatto salutare la Corsi... diverso dal solito! Ma l'infiltrato della scientifica era il collega di Coliandro? beh senza il pizzetto eè dcisamene carino [SM=x988181]
Non posso giudicare la storia perché purtroppo non l'ho seguita tutta e ho prestato scarsa attenzione!
E a voi com'è sembrato?

Daniela
ELIPIOVEX
00venerdì 15 settembre 2006 10:11
I messaggi cancellati sono andati persi, comunque nella scheda di Distretto c'era la trama della prima puntata

Prima puntata - UN GIORNO PERFETTO -

In seguito al trasferimento di Giulia Corsi (Claudia Pandolfi), il suo vice Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi) diventa il neocommissario del X Tuscolano.
Durante la cerimonia di insediamento una banda di feroci rapinatori fa irruzione nella villa di un ricco notaio, disattivando facilmente il sistema d'allarme. Uno dei criminali spara a sangue freddo sul figlio ventenne del professionista.......

La crudele azione scatena la ribellione dell'unico straniero del gruppo, il romeno Artur, che verrà ucciso dopo il suo annuncio di voler lasciare la banda. Durante l'indagine Mauro (Ricky Memphis) incontrerà un vecchio compagno di corso, Alessandro Berti (Enrico Silvestrin), che adesso lavora con la Polizia Scientifica, mentre al X Tuscolano arriva con un giorno di ritardo la nuova ispettrice Irene Valli (Francesca Inaudi).

In seguito ad un'azione condotta col neocommissario Roberto (Giorgio Tirabassi), Mauro (Ricky Memphis) viene preso in ostaggio dai due fratelli pugliesi capeggiati dal napoletano Gabriele, responsabili di sanguinose rapine. Alessandro Berti (Enrico Silvestrin) della Scientifica si offre come esca, permettendo a Roberto di nascondersi e farsi portare nel covo dove l'amico sta per essere giustiziato. Dopo un terribile scontro a fuoco, Mauro viene liberato dai colleghi.

Da questo momento farà coppia con la nuova arrivata, Irene Valli (Francesca Inaudi), con la quale affronta il caso di uno psicopatico che si è asserragliato in casa con un ostaggio. Intanto Roberto e sua moglie Francesca (Valeria Milillo), incinta di sette mesi, assistono alla morte di una bella ragazza investita davanti ai loro occhi, Eva Paulin.
ioandrei
00venerdì 15 settembre 2006 10:43
Grazie MIchela!
Ho un commento molto lungo (ma va?!!) che posterò nel pomeriggio da casa
ELIPIOVEX
00venerdì 15 settembre 2006 10:51
Sono ansiosa di leggerlo. Questa fiction è lunga ed è un peccato perdere le nostre e vostre impressioni dopo le puntate... anche se non vogliamo o non possiamo commentarle in diretta
ioandrei
00venerdì 15 settembre 2006 11:23
Sai, come tutti i polizieschi e o i gialli va vista con un po' di attenzione. Perché magari l'elemento 'giusto' si triva li, nascosto tra un fotogramma e l'altro...
Personalmente poi ho una postazione, come detto, talmente infelice rispetto alla tv che è 'na specie di ginnastica [che non mi farebbe male] tra poltrona, sedia, pc.
ELIPIOVEX
00venerdì 15 settembre 2006 11:30
Re:

Scritto da: ioandrei 15/09/2006 11.23

Personalmente poi ho una postazione, come detto, talmente infelice rispetto alla tv che è 'na specie di ginnastica [che non mi farebbe male] tra poltrona, sedia, pc.



si ma ti distrae!
Anche a me piace guardare, soprattutto alcuni film, con attenzione. Mi da fastidio se mi distraggono perché magari ti perdi la battuta ad effetto e ti manca qualcosa.
Fa conto te che la sera che hanno fatto l'ultima puntata di Sei forte maestro era venuto a trovarmi mio fratello. L'ho rimandato a casa! L'ha presa sul ridere (cioè mi ha dato della pazza) ma se n'è andato...
(Vorrei vedere io se mi metto a far casino quando gioca la Juve!)
ioandrei
00venerdì 15 settembre 2006 16:51
E la prima puntata è finita.
Della nuova serie più o meno – che si sia interessati o no – si hanno avuto notizie e informazioni. C’è anche la voce, forse troppo insistente per essere del tutto fondata (e la ritengo poco fondata anche da alcune cose di questa prima puntata), della morte di Mauro Belli.
Gli altri elementi di novità credo ci siano stati presentati tutti nei due episodi della serata di martedì: le nuove entrate, i cambiamenti eccetera.
E la prima puntata è iniziata come tutti sapevamo: Roberto Ardenzi che diventa commissario (con i gradi sbagliati sulla giacca, fa niente, ma erano sbagliati) e che seduto sulla scrivania che era stata popolata solo da donne fa un po’ strano, un po’ tenerezza. Solo per poco, però. Perché poi la puntata entra in un ritmo un po’ troppo caotico e serrato, in cui lui, talvolta trascinandosi appresso sottoposti ed ignoti, agisce troppo autonomamente, troppo di fretta e senza rispetto delle regole. Al limite della sospensione: fa niente.
Al di la della trama di quel primo episodio, che sarebbe troppo lungo riassumere e per la quale si può andare al sito – peraltro ben fatto, molto ben fatto – c’è da sottolineare, secondo me, la troppa velocità nella simulazione dei tempi, che spero non duri per tutta la serie. Mi spiego meglio: evidentemente, nella consueta sovrapposizione tra una storia orizzontale [evidentemente palesata alla fine del secondo episodio, nel quale si capisce chi sarà il ‘cattivo’, lasciando solo la curiosità del perché vuole vendetta] e vicende singole, forse nei primi due episodi ha vinto la fretta, e due casi, abbastanza complicati e spinosi, sono risolti in meno di una giornata. Un po’ troppo veloce per i miei gusti e per il rispetto alla verosimiglianza che a mio parere deve essere mantenuta anche nelle fiction.
Insomma, Ardenzi fa un po’ «Er capoccia» e la cosa è sottolineata da inquadrature uso «Gli intoccabili» o, per rimanere in casa nostra, i film di Sergio Leone, in cui pistoleri o investigatori camminano allineati con piglio deciso e feroce. E così ci troviamo che ne so Belli, Ardenzi, Luca e la nuova arrivata che incedono ripresi con la telecamera bassa. Ci mancano un po’ di polvere e la musica avvincente e siamo al centro di un western.
A proposito della nuova arrivata; Signori, nessun poliziotto nessun ministeriale, nessuna persona col cervello la chiamerebbe mai «ispettrice». È ispettore, che poi sia una donna va bene, ma ha superato un concorso da ispettore, l’ispettrice è quella scolastica, che nella mia infanzia veniva a controllare se avevamo le unghie pulite. Suvvia, una caduta di tono mostruosa.
Comunque la storia è andata, ivi compresa la prima ansia vissuta per Mauro Belli, catturato grazie alla leggerezza del suo commissario [che quando era donna non veniva chiamata commissaria, tanto per dire].
Più interessante il secondo episodio, con l’episodio di morte connesso a questioni che non vengono ancora del tutto risolte, e che vede l’arrivo (finalmente) del bimbo adottato dalla coppia Mauro-Germana.
Resta il mistero di come faccia un commissariato ad iniziare ad indagare senza interpellate la procura: forse per liberarsi dall’immagine delle due serie precedenti in cui il commissario Corsi chiamava il fetido procuratore anche per avere l’autorizzazione ad andare a fare pipì? Bah, spero che in corso d’opera raddrizzino il tiro, perché la fiction è ed è sempre stata molto buona e mi dispiacerebbe che cadessero su stupidaggini del genere proprio nel personaggio, per me caposaldo, di Ardenzi.
E alla fine dell’episodio ci si staglia davanti il cattivo, anzi la coppia di cattivi: padre e figlio, con il figlio interpretato dal biondino del Capitano, che faremo molta difficoltà a vedere nei panni del perfido.

Vi chiederete: ma allora non ti è piaciuta? Mi è piaciuta, mi è piaciuta molto, tuttavia l’ho sentita strana rispetto alle precedenti e ho individuato in quello che vi ho detto le cause della lentezza.
Il prodotto sembra buono, al solito, e girato complessivamente con cura.
Vediamo il resto
ELIPIOVEX
00venerdì 15 settembre 2006 16:56
Ma oltre agli attori hanno fatto cambiamenti in produzione (sceneggiatori, regista?). Altrimenti non si spiegherebbero certe scelte credo
ioandrei
00martedì 19 settembre 2006 09:43
Le trame di oggi:

CONDANNATO A MORTE

L'intuito del neocommissario del X Tuscolano Roberto (Giorgio Tirabassi) non sbaglia: dietro la morte apparentemente casuale della modella Eva Paulin si nasconde qualcosa di più. La giovane, con la complicità del fratello Milo, rubava ai suoi ricchi clienti oggetti preziosi. Milo fa recapitare al commissario un quaderno che Eva aveva conservato, prima di morire davanti ai suoi occhi. Intanto Mauro (Ricky Memphis) e Irene (Francesca Inaudi) si occupano della sparizione del piccolo Marcello. Il primo sospetto è il padre, divorziato da anni, che non aveva il diritto di vedere il figlio, ma la vicenda presenta risvolti ancora più inquietanti.


UNO STRANO INCIDENTE

Francesca (Valeria Milillo), trovata da suo marito Roberto (Giorgio Tirabassi) in una pozza di sangue nella loro casa, deve essere operata d'urgenza. Sia lei che il bimbo rischiano di perdere la vita. Mentre Luca (Simone Corrente), Anna (Giulia Bevilacqua)) e Irene (Francesca Inaudi), indagando su uno strano incidente con un morto, scoprono che si tratta di uno stupro con rapina e che coinvolge un loro collega, Francesca riprende conoscenza e racconta al marito l'aggressione subita in casa. L'aggressore è Gaetano Maiorca, venuto a riprendersi il pacchetto spedito da Milo Paulin contenente il quaderno conservato da sua sorella Eva, che Roberto non ha fatto in tempo a vedere. Mentre Mauro (Ricky Memphis) e Alessandro Berti (Enrico Silvestrin) vanno alla ricerca di una traccia, Roberto deve nascondere alla moglie che il loro bimbo appena nato è in sala operatoria, fra la vita e la morte.


ELIPIOVEX
00martedì 19 settembre 2006 20:22
Buona visione di Distretto!
ioandrei
00martedì 19 settembre 2006 20:34
grazie! [SM=x988285] [SM=x988285] [SM=x988285] [SM=x988283]
ELIPIOVEX
00martedì 19 settembre 2006 20:35
Con chi ce l'hai? [SM=x988217]
ioandrei
00martedì 19 settembre 2006 20:50
con me stessa che cerco di capire i dettagli alla seconda puntata sapendo che ne dura tredici
ioandrei
00mercoledì 20 settembre 2006 11:05
Seconda puntata

Che dire della seconda puntata?
Questa serie ha un che di livido, assente in quelle precedenti. Anche nei colori: non c’è mai una scena ‘chiara’.
Con chiarezza invece secondo me sono state tratteggiate le caratteristiche dei personaggi, vecchi e nuovi che siano.
Ardenzi sempre più in apparente difficoltà, sia personali che oggettive, nel suo ruolo, malgrado la dichiarazione fatta a Belli «la mia è una scelta», il quale a sua volta ha difficoltà nel seguire il filo della propria vita, nella quale a sua detta, e giustamente, nulla è più riconoscibile: l’arrivo del figlio, da quel che si vede un radicale cambio di casa, l’amico e compagno di tanta parte di vita che, inevitabilmente si allontana. In lui è molto ben definita la perdita di coordinate e di certezze.
Parmesan che non accetta il proprio invecchiamento e che resta un collaboratore con ruoli definiti ed apparentemente insostituibile.
Vittoria ed Ingargiola che duettano di necessità di distacco forzata e forzosa rispetto alla difficoltà di adeguamento al sentimento che li unisce.
Ugo sempre più pasticcione e goffo.
Luca e Anna affiatati, complici e cresciuti nel loro lavorare in coppia, cresciuti - almeno per quanto per ora visibile – anche come persone e come amici. Molto opportuno l’addolcimento di Anna, che sembra chiaramente aver abbandonato quelle asprezze che nella scorsa serie l’avevano contraddistinta.
Germana ha un po’ sempre la faccia pizzuta e Francesca poveraccia prosegue nel suo compito di comprensiva dolcezza.
In una luce emergente sono i due nuovi arrivati.
Ho avuto la sensazione che l’attenzione maggiore sia rivolta a Irene Valli, l’ispettore trafelato ma pieno di idee e iniziative che, in perenne ritardo (ritardo che abbiamo scoperto ieri è dovuto alla presenza nella sua vita di un nipote da accudire) ma dal comportamento fattivo e concreto. Se da un lato il personaggio è disegnato secondo uno schema praticamente rituale - la nuova che ha qualcosa da nascondere e sulla vita pregressa della quale si porrà attenzione a gradi – e quindi senza troppe sorprese, a mio avviso sorprendente è il modo in cui hanno fatto di lei la vera personalità emergente. Ad un tratto, guardando la puntata ho pensato che la protagonista della prossima serie sarà lei, c’è poco da dire. E comunque campeggia talvolta forse anche troppo rispetto a quelli che per noi sono le colonne portanti della serie. Non che mi dispiaccia, anzi, riporta il commissariato a quella linea ‘femminile’ che ora senza i suoi interventi sarebbe definitivamente persa…. Una specie di ‘quota rosa’.
Anche Alessandro Berti, l’ispettore della scientifica che fa l’occhio malupino alla suddetta, è abbastanza ben focalizzato. E abbastanza da cliché: l’ex compagno, il simpatico belloccio (d’altro canto, escluso Luca, c’è bisogno di mettere in ballo il bello di turno), tecnicamente evoluto e sempre pronto, anche ad acchiapparsi le grazie della Valli.
Il quadro è completato dalla serie di cattivi in orizzontale, questa volta dichiarati sin dall’inizio, che ci impone in fin dei conti la tensione a tutta la serie: cosa c’è nel passato di Ardenzi?
Quanto alle trame dei singoli episodi, ancora una volta Distretto si cimenta con problematiche attuali. Mi sembra un po’ indulgere eccessivamente a tematiche connesse all’infanzia, anche se i pur tragici argomenti che avanza (come ieri, il nonno che uccide il nipote per non farlo soffrire) sono sempre trattati con coerenza e con tatto.
C’è un che di angoscioso che serpeggia. Io non ho ancora capito – e la cosa mi intriga alquanto – se è l’attesa di scoprire cosa nasconda Roberto e perché o se è l’attesa di vedere se è vero e quanto è vero che Belli muore e perché e come, ma c’è un sottile livello si ansia che conduce attraverso gli eventi rappresentati.
Alcune slabrature rimangono, e sono ravvisabili nella velocità con cui viene resa l’azione e la soluzione dei casi, ma Distretto è così.
ELIPIOVEX
00mercoledì 20 settembre 2006 11:47
insomma mi è sembrato di capire che dai loro la sufficienza anche questa volta!
ioandrei
00mercoledì 20 settembre 2006 11:56
certamente, anche ben più della sufficienza
mela64
00mercoledì 20 settembre 2006 16:52
No, la suffucienza è pochino, almeno ul bel sette. Diciamo che non sono per ora arrivati alla serie precedente a cui ho dato un otto pieno a volte nove.
concordo con quanto dice Ioandrei, la cosa che non mi piace è questa cupezza strisciante, ma aspetto a vedere la motivazione, perchè a Distretto c'è senmpre stata una certa coerenza, non è mai almeno fin ora, caduto nel grottesco come per altre fiction.
ioandrei
00martedì 26 settembre 2006 08:32
Questa sera:

CONTI COL PASSATO

Il neonato Francesco, figlio di Roberto (Giorgio Tirabassi) e Francesca (Valeria Milillo), viene salvato dopo una lunga operazione. E' subito festeggiato dai fratellini Michele e Mauretta e dagli agenti del X Tuscolano. Il neocommissario capisce che deve affrontare un personaggio del passato, Cesare Carrano (Massimo Venturiello), oggi importante costruttore edile e mandante dell'aggressione a Francesca da parte di Maiorca. E' inoltre il padre di Ruggero (Antonio Ianiello), l'assassino di Milo che Roberto ha ferito prima della fuga, ora latitante. Mentre Irene (Francesca Inaudi), Anna (Giulia Bevilacqua) e Luca (Simone Corrente) collaborano con Alessandro Berti (Enrico Silvestrin) della scientifica su due omicidi che hanno a che fare col mondo del gioco d'azzardo, Mauro (Ricky Memphis) aiuta Roberto ad affrontare il caso più difficile della sua carriera: il rapimento di Michele e Mauretta da parte di Gaetano Maiorca.

UN GIORNO DA CANI
La neo ispettrice del X Tuscolano Irene Valli (Francesca Inaudi) si trova coinvolta in una rapina nell'emporio, dove lei e suo nipote Stefano (Filippo Valsecchi), di undici anni, si trovano per caso. I due malviventi non esitano ad uccidere il proprietario del negozio e a picchiare il ragazzino. Con la scusa di volerlo medicare, Irene riesce a far fuggire Stefano, che chiama subito Mauro (Ricky Memphis). Quando gli agenti arrivano uno dei criminali fugge prendendo in ostaggio una cliente. L'altro viene trovato ucciso insieme ad un ragazzo, Irene è a terra priva di sensi. Dalle analisi di Alessandro Berti (Enrico Silvestrin) della scientifica risulta che è stata la pistola di Irene a sparare. L'ispettrice dichiara di non ricordare nulla ed è sottoposta ad una severa indagine disciplinare. Mauro s'impegna con gli altri a scoprire la verità per aiutarla a scagionarsi........

ioandrei
00venerdì 29 settembre 2006 19:31
IL GIORNALE INTITOLAVA "BELLI DA MORIRE"

www.leggonline.it/view.php?data=20060929&ediz=ROMA&npag=9&file=C_126.xml&type=...

[Modificato da ioandrei 29/09/2006 19.33]

ELIPIOVEX
00venerdì 29 settembre 2006 20:48
Sei più arrabbiata perché ti sconvolgono il palinsesto o perché fanno morire pure Belli?
gattadany
00sabato 30 settembre 2006 10:10
Io per tutti e due! Mi piace tantissimo il personaggio di Belli. Per quanto riguarda l'anticipazione a domenica... uffì devo ancora guardare le ultime due puntate, come faccio a fare in tempo??? [SM=x988209]

Daniela

[Modificato da gattadany 30/09/2006 10.11]

ioandrei
00sabato 30 settembre 2006 13:44
Mi dispiacciono entrambe le cose.
Quanto allo sconvolgimento del palinsesto mi rendo conto che oramai non conta talmente più nulla la qualità dei prodotti che forse dovrei smettere di chiedermi tante cose. Voglio dire che dai primi giorni di questo mese stiamo assistendo ad una mostruosità di gioco al rialzo, che vede in questo fine settimana una perla da non poco conto. Infatti, Rai uno manda in onda la prima puntata del film rv su Giovanni Falcone e Canale 5 risponde anticipando Distretto e subissando di aspettative la puntata. Non basta: lunedì la seconda puntata della suddetta miniserie vede contrapposta l'ultima di L'onore e il rispetto, e non è sufficiente perché poi martedì sera avremo di nuovo Distretto e non ho voglia di sapere cosa ci sarà sulla rai.
Mi sembra uno scempio. Mi sembra molto poco rispettoso nei confronti del telelspettatore, e se devo dirla tutta mi sembra anche poco etico pompare di aspettative una puntata di un seriale per cui chi lo segue sta col fiato sospeso per l'eventuale ipotizzata morte di uno dei protagonisti e anticiparla mandandola a scontrarsi contro la trasposizione televisiva di una delle storie più atroci del nostro stato. Muore Belli? non si sa. Falcone è morto senza dubbio, e con lui tanta povera gente che stava semplicemente lavorando. E ritengo immorale e da quattro soldi la scelta compiuta.

Quanto all'ipotetica morte di Belli, devo dire che spero l'abbiano articolata molto bene (ammesso che ci sia): mi piacerebbe che venga evitata (qualora ci sia) una morte priva di eroismo - che so - amicale, o paterno. Altrimenti saremmo difronte alla solita scelta per cui se un attore non vuole proseguire a fare una serie gli organizziamo una bella morte. Inoltre mi chiedo cos'altro mai faccia di così urgente il buon Ricky per non voler seguitare a cavalcare l'onda del successo seriale.
Quindi non sono indignata per la sua morte, ma mi indispettirebbe se non l'avessero scritta bene. Ma si sa, io sono incontentabile e mi arrabbio se si vede che una ricostruzione di ambienti è sbagliata o di cartone, e quindi forse val poco quello che dico
Sibi83
00sabato 30 settembre 2006 13:58
chi mi fa un riassuntino della puntata di martedì?
mela64
00domenica 1 ottobre 2006 23:09
Ecco, abbiamo fatto!
E' stata una puntata amara, pure i casi risolti, amari e cupi più del solito. La morte di Paolo Belli, annunciata da mille segni fin dalle prime ore del mattino, l'orologio che si ferma, il padre che gli ricorda di avere delle responsabilità, la promessa fatta all'amico ex spacciatore...tutto per prepararci alla morte dell'eroe, del miglior personaggio di Didtretto, L'uomo con U maiuscola.
Mauro, romano de Roma, schietto, sincero, ruspante,una persona semplice, magari un poco "orso" ma sempre presente nella vita negli altri, nel rispetto dei sentimenti altrui, generoso fino all'inverosimile.
La sua morte era forse scontata, a fianco dell'amico di sempre, salvandolo per l'ennesima volta.
Confesso di essermi commossa, di aver provato dispiacere per l'uscita di un personaggio che m'è piaciuto sin dall'inizio.
Come prevedevo la puntata è finita con lui sul selciato, la speranza ultima, di molti, la mia, è che lo salvino in estremis, mi illuderò fino a martedì.
Ma non sarà così, purtroppo, il freddo, la vecchia giacca amica fedele deve ricoprirlo per l'ultima volta. Il nostro "eroe" ha chiesto all'amico di sempre di pensare alla moglie e al figlio, insomma ha già lasciato un testamento.
La prossima puntata vedremo il dolore di tutto il Distretto? mi sembra ovvio.
Spero però che dopo martedì la trama della fiction cambi rotta, perchè la trovo molto pensate e cupa.Troppo tragedia, troppo dolore, più che fiction, sembra realtà.
Sibi83
00lunedì 2 ottobre 2006 10:55
L'ispettore a vita? No, grazie"
Memphis spiega l'addio a Distretto
"E' normale. Uno non può fare Mauro Belli per tutta la vita. Distretto è magnifico ma io ho voglia di fare anche qualcos'altro. Tutto qui". L'attore Ricky Memphis, proprio riferendosi alla sua clamorosa uscita di scena dalla sesta serie del poliziesco, spiega così la decisione di lasciare la fiction, dopo sei anni, dove interpreta appunto l'ispettore capo Belli.


Quel qualcos'altro però non è ancora stato deciso: "Ci sarebbe una cosa per il cinema ma è ancora in stallo. Le offerte non mi mancano", dice ancora l'attore a Sorrisi, "ma non è facile beccare la cosa giusta. Vorrei fare un personaggio diverso, che non sia il delinquente o il poliziotto".

In cantiere anche l'idea di concretizzare un progetto assieme all'amico di sempre, Giorgio Tirabassi con cui fa coppia da anni in Distretto di Polizia: "Ma forse è meglio aspettare. Sennò la finiamo come Cip e Ciop". Il rischio sarebbe forte, perché nel cuore dei telespettatori l'immagine di Mauro Belli-Ricky Memphis rimane saldamente legata a quella di Francesco Ardenzi-Giorgio Tirabassi, amico di infanzia e compagno di avventure nel distretto del "Decimo Tuscolano". La loro amicizia sembrava si stesse incrinando all'inizio di questa sesta serie, quando Ardenzi è stato promosso commissario e Belli ha temuto di non poter più condividere le stesse esperienze con l'amico di sempre. Niente di più falso, perché nella puntata storica di Distretto del 1 ottobre i due si sono ritrovati nel tragico finale, che ha visto morire Belli tra le braccia di un disperato Ardenzi.
ioandrei
00lunedì 2 ottobre 2006 11:23
È morto? A dire il vero la puntata si conclude lasciando capire che Mauro sta morendo. Non è ancora morto.
Se fosse morto nella puntata di ieri sera, sarebbe una puntata fatta con i piedi per più motivi, che dirò più avanti. Primo fra tutti avrebbero fatto vedere il dolore di Ardenzi.
Mauro ancora non è morto: la puntata termina con Mauro sofferente, in fin di vita, ma non ancora morto! E se il colpo è stato letale, martedì la puntata dovrebbe iniziare con la sua morte. Perché sinceramente mi auguro che abbiano evitato il buco narrativo fatto del dolore, della disperazione, della sofferenza di tutto il Distretto e della famiglia. Se lo considerano morto alla puntata di ieri hanno fatto una sceneggiatura dell’evento da schifo, e a rigor di logica, quindi, non è ancora morto.
Questo è il punto vivo della questione ai fini della trame. Le mie considerazioni sono svariate e di diversi generi.
Per condurle c’è da tenere in considerazione tutte le anticipazioni fornite dalla stampa, degli spoiler, di tutti quei segnali che da tempo davano Belli «in uscita» ad un terzo della serie. Egli stesso peraltro alla premiazione dei Telegatti aveva parlato della sua stanchezza del ruolo, e alla domanda di come avrebbero fatto a toglierlo di dosso aveva risposto un eloquente «lo fanno mori’».
Muovendo da queste informazioni allora mi chiedo: sono effettivamente reali? Generalmente vengono costruite ad arte una serie di notizia-fuga per creare suspance e false certezze. Accade in molte fiction, a maggior ragione in quelle poliziesche e gialle. La cosa che mi mette più in sospetto è la precisione relativamente all’inverarsi delle voci: Belli viene ucciso, ad un terzo della serie, si diceva; e Belli è stato ucciso ad un terzo della serie, in una puntata mandata in onda ad hoc di domenica sera. E perché? Per rendere credibile tutto ciò che viene anticipato? Allora sceneggiatori regista e produzione sarebbero scemi a non indispettirsi, non trovi? E perché non consideriamo la ‘costruzione’ di questa puntata a livello di messa in onda? Un gran battage pubblicitario che ha creato una tensione molto forte, solo per motivi di mercato [e sull’immoralità di far scontrare la fiction su Falcone con la puntata di Distretto in cui muore –sembra- Belli stendo un velo pietoso] scatenato dall’esplosione del palinsesto all’indomani della ufficializzazione della messa in onda della miniserie du Falcone, avallata solo di recente dal Tribunale di Roma ha consegnato non pochi telespettatori a Mediset.
Ma al di là di pensieri come l’ultimo che ho detto, e proseguendo sulla logica delle immagini e sulla scorta di una credibilità della storia, ritengo che, ammesso che debba proprio morire, e che gli acquitrini che inondano la fantasia degli sceneggiatori siano talmente imbibiti di muffe da non sapersi inventare null’altro che una morte per far uscire di scena uno dei personaggi chiave di sei serie televisive, la morte avverrà la prossima puntata, evitandoci di assistere esclusivamente al funerale del povero Belli. Non è infatti possibile che risparmino il dolore e la tensione di una morte del genere.
E proseguiamo nell’analisi dei fatti: se è morto gli hanno fatto fare l’unica morte accettabile, quella da eroe-uomo. Muore per salvare l’amico di sempre, quello al quale aveva detto la sera prima che gli amici servono per dividersi i pesi, e al quale affida – sorta di testamento morale tanto commovente quanto scontato – moglie e figlio. E qui aprirei un’altra considerazione: perché gli sceneggiatori hanno fatto questa scelta lacerante di fargli arrivare il figlio in adozione e poi farlo morire quasi subito?
Ancora: mancano 9 puntate e 18 episodi alla fine della serie. Perché si sono giocati così subito la morte di Belli? Per due terzi saremo all’inseguimento del cattivo da parte di un Ardenzi che non è entrato nel suo ruolo di commissario e che, a rigor di logica, dovrebbe perdere ancor di più la trabisonda per la morte di quello che a tutti gli effetti per lui è un fratello? O forse, più logicamente, Belli scomparirà piano piano dopo una lunga lotta con la morte?
Secondo me ce ne sono tre plausibili, che vado ad elencarti e che commento singolarmente, per poi dirti quale secondo me avrebbe più senso.
La prima è quella che abbiamo visto, con le auspicate rettifiche: Belli effettivamente muore, ma martedì, dopo che ci sarà stata la corsa in ospedale, la disperazione di tutti eccetera eccetera, con annesso episodio di funerale, sconvolgimento di ogni legame affettivo stabilito e quant’altro, compresa una caracollata verticale del povero Roberto e arrivo di Giulia Corsi a soccorso del Distretto. Una cagata. Una revisione di genere e manierata di un polpettone da quattro soldi. Motivo per cui mi auguro che non sia così.
La seconda: Mauro lotta per tutta la serie tra al vita e la morte. A tutti gli effetti è come se fosse andato via, e se proprio deve morire (va da sé che queste cose sono legate al fatto che non vuole firmare per la serie successiva e che vuole togliersi il personaggio di dosso. Ma mi chiedo che altro cavolo vorrà fare di tanto importante da rinunciare a ciò che lo rende così noto?) lo fa alla fine della serie. È la soluzione più auspicabile
La terza: Mauro lotta tra la vita e la morte e mette in pratica i suggerimenti del padre lasciando la polizia. Una fine drammatica, comunque, ma non tragica magari invalido ma vivo. Ed è quella che io preferirei. Mi piacerebbe vedere come e quanto Belli può rappresentare la coscienza di Ardenzi, nel momento in cui il secondo è costretto a farei conti con i buchi del proprio passato e con l’angoscia del presente e del futuro. Ritengo che dovrebbero restituire un altro ruolo a lui e restituire lui agli spettatori. È quella che preferisco, e quindi non sarà così. Ma voglio sperare almeno fino a martedì che ciò possa avvenire.
D’altronde se guardiamo con attenzione a questa serie, non possiamo che dire che è più angosciante e più livida e cupa delle altre, con molto meno spazio del consueto a tutti gli spaccati di umanità e quotidianità che hanno connotato le serie precedenti. Molto probabilmente quindi, in linea con ciò, va bene la scelta scellerata di un’uscita di scena di questo genere. E se riflettiamo sui personaggi ci rendiamo conto che sin dal primo episodio della prima serata Belli ‘non serve’, consentimi l’espressione.
Voglio dire questo: sin dalla prima puntata di questa serie abbiamo assistito all’esplosione – per così dire – della nuova terna vincente. Mi sembra di avertelo già detto. Anna Luca e la nuova ispettore sono i veri protagonisti. Lo stesso Ardenzi è per paradosso sullo sfondo, e tutto il resto del Distretto è in secondo piano. Questo quindi lascia intendere che Belli non c’è. E se non c’è è perché muore, in base ad una logica perversa e cattiva. Una logica di livello molto elementare.


ELIPIOVEX
00lunedì 2 ottobre 2006 14:35
Mi sa cara ioandrei che queste cose dovevi dirgliele alla produzione prima che iniziassero a girare la serie! Ormai devi sciorinarti quello che hanno montato! Dolente o nolente.
Per quanto riguarda l'attore che impersona Belli, sull'articolo che ha appena postato Sibi c'è scritto che non ha ancora trovato un ingaggio... La prima cosa che mi è venuta in mente è proprio: perché non ha finito la serie?
Forse non era solo lui che voleva andarsene?
mela64
00martedì 3 ottobre 2006 22:08
Sigla angosciante (piena di spari e sirene che ricordano la guerra) e puntata che stringe il cuore.
il dolore del padre col nipote in braccio che crolla sul divano, senza parole. il dolore della moglie, degli amici, il fiume di ricordi di rimpianti...
Ripeto, troppo dolore, questa non è fiction questa è realtà.
La realtà in cui sono sempre i migliori ad andarsene, dove i figli di buona donna cadono sempre in piedi.
No, non era così che doveva uscire Mauro Belli!
C'erano mille modi diversi, hanno scelto quello sbagliato.
mela64
00martedì 3 ottobre 2006 23:22
Puntata strappalacrime, di quelle che fanno piangere pure i sassi. In questa puntata e nella precedente anche i casi marginali sono cupi, manca solo la pellicola in bianco e nero.
troppo dolore.
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