Intervista a Flavio Insinna
D: In questo momento lei è solo o felicemente accasato?
R: Sono single, ma non sono del partito che dice "abbasso il matrimonio", questo no. Proprio qualche giorno fa riflettevo sulle mie storie passate e ho realizzato che sono stato amato straordinariamente e che anch'io ho dato molto, seppure commettendo degli errori. Se oggi entrassi nell'ordine d'idee di mettere su casa e di sposarmi, dovrei però essere ben convinto che la mia compagna sia veramente la donna della mia vita. Per il momento, però... non c'è traccia di una donna così, devo accontentarmi di andare al matrimonio degli amici.
D: Pensa comunque di essere pronto per il grande amore?
R: Credo proprio di sì. Anche se nel prossimo luglio compio 41 anni, ho l'entusiasmo di un ragazzino che crede nella fatalità e che l'amore sia sempre dietro l'angolo e arrivi all'improvviso, senza che lo si possa prevedere.
D: Come dovrebbe essere la sua donna ideale?
R: Tutte le volte che ho risposto a questa domanda mi sono poi piovuti addosso insulti e minacce, perché sostengo che la donna ideale deve fare un lavoro semplice perché il primo lavoro della sua vita devo essere io...
D: Dunque è un uomo possessivo?
R: Sì. Ma ho delle attenuanti: sono nato a Roma, ma mio padre Totò è siciliano doc e ancora adesso controlla mia madre Rossana, è come se si fossero appena fidanzati! Forse ormai il loro è solo un gioco, sembrano Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Eppure io sono "prigioniero" della loro storia d'amore e sogno di ripeterla! Insomma... sì, anch'io sono gelosissimo...
D: Un sogno nel cassetto?
R: Seneca diceva: "Non potrei augurare male peggiore ad un uomo che quello di vivere in conflitto con sé stesso" Ebbene, questo a me purtroppo capita spesso. Ecco perché vorrei soltanto un po' di serenità, che è una cosa diversa dalla felicità.