Il mistero del figlio britannico di Hitler

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ELIPIOVEX
00venerdì 14 dicembre 2007 15:24
Secondo lo «New Statesman» e il «Times», il Fürher potrebbe aver avuto un figlio da una nobildonna inglese

LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Finora ci aveva pensato solo il cinema. Con pellicole come «I ragazzi venuti dal Brasile» (1978) in cui uno spietato dottor Mengele creava dei cloni di Hitler e pianificava la loro storia personale affinchè facessero rivivere anche l'anima del Fürher. Ma stavolta c'è chi azzarda di più. Un articolo apparso sul settimanale «New Statesman» e rilanciato poi dal quotidiano «Times» racconta infatti il mistero del presunto figlio britannico di Hitler.
Adolf Hitler (Ap)
Per i due giornali britannici Unity Mitford, l'aristocratica inglese adorata da Adolf Hitler che la riteneva «un magnifico esemplare di femminilità ariana», potrebbe aver avuto un figlio dal Führer, un figlio che - se l'ipotesi fosse confermata- adesso vivrebbe in Gran Bretagna.

LA STORIA - Unity Mitford era una delle sei figlie di Lord Redesdale, (le altre si chiamavano Nancy, Pamela, Diana, Unity, Jessica e Deborah) le aristocratiche sorelle dai destini e le passioni politiche contrastanti (Diana sposò Sir Oswald Mosley, capo dei fascisti inglesi, avendo i coniugi Gobbels come testimoni; Jessica era socialista e pacifista). Ossessionata da Hitler, che apprezzava senza riserve, Unity (che di secondo nome si chiamava Valkyrie) si recò in Germania agli inizi degli anni '30, riuscendo ben presto a incontrare il suo idolo; e divenne così intima del ristretto circolo attorno al Fürher, da essere considerata dai servizi segreti britannici «la più nazista di nazisti». Ma quando la Gran Bretagna dichiarò guerra al Terzo Reich, la Mitford - che aveva tentato in tutti i modi di prevenire la guerra - oppressa dalle visioni sulla catastrofe della civiltà occidentale, si tolse la vita: scelto un luogo simbolico - il «Giardino inglese», a Monaco di Baviera - si sparò un colpo alla testa con una pistola dal manico in madreperla. Era poco più che ventenne e la giovne non morì, ma il suo cervello risultò gravemente danneggiato. Ormai invalida, Unity fu riportata in Gran Bretagna, dove - secondo i libri di storia - fu accudita dalla madre e morì, all'eta di 33 anni, nel 1948.

IPOTESI - Ma la storia, secondo il direttore del «New Statesman», Martin Bright, potrebbe aver avuto un epilogo differente. Ad innescare la ricostruzione, una telefonata fatta da una certa Val Hann. «La donna mi raccontò che sua zia Betty Norton durante la guerra gestiva una clinica ostetrica, nell'Oxfordshire, frequentata dalla nobiltà, e che Unity Mitford era stata una delle pazienti. La clinica era tenuta con molta discrezione e lei aveva rivelato solo alla sorella, la madre di Val, che Unity aveva avuto un figlio. E Val, alla domanda su chi fosse il padre del bambino, mi rispose: "Unity raccontava sempre che era di Hitler"». Scettico, ma incuriosito, Bright ha allora deciso di recarsi a Wigginton, in cerca della clinica ostetrica, lo Hill View Cottage: nel villaggio ha incontrato Audrey Smith, all'epoca dei fatti una bimbetta, ma con una sorella (purtroppo deceduta) che lavorava proprio nella clinica e che le aveva parlato di Unity. Audrey raccontò di aver visto Unity, avvolta nelle lenzuola, all'apparenza molto malata, ricoverata nella clinica - raccontò - non per avere un bimbo, ma per un tracollo psicologico. L'ipotesi che Unity avesse avuto un figlio da Hitler non è stata confermata nè dalla sorella, la duchessa del Devonshire, che ha detto di poter mostrare i diari della madre che smentirebbero la tesi, nè dagli autori di un documentario che andrà in onda su Channel 4, «Hitler British Girl» (La ragazza britannica di Hitler), che non è riuscito a trovare prove che la giovane fosse incinta o che avesse avuto una relazione sessuale con Hitler. Scettico anche Richard Evans, docente di storia moderna all'università di Cambridge: «La relazione di Unity Mitford con Hitler era essenzialmente politica», ha confermato. «Lei era una nazista convinta, antisemita e fanatica razzista. E mi preoccupa che un gossip sulla sua vita personale possa distrarre da questi dati».
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