Primo Carnera, una leggenda in tv

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(Rosy)
00venerdì 17 agosto 2007 18:40
Primo Carnera, una leggenda in tv
La vita di un mito per un film record

Circa 80 mila metri di pellicola girata, che diventeranno un film di 120 minuti in inglese e italiano e due puntate televisive per Canale 5. Sono solo alcuni dei dati della megaproduzione del film dedicato alla vita del pugile Primo Carnera. Presentato a Grado, nell'ambito di Lagunamovies 2007, la nuova fiction di Mediaset L'odore del tappeto, è il più grosso sforzo post-produttivo mai fatto in Italia, ancora più di Vajont come ha spiegato il regista Renzo Martinelli.

Il film, girato completamente in Romania non racconta solo il Carnera pugile, ma soprattutto l'uomo, grazie ai documenti, le lettere, le testimonianze dirette raccolte dalla figlia Maria Giovanna.

''Volevamo capire – ha raccontato Martinelli - chi è stato quest'uomo che ha saputo sedimentare su di sé tutta una serie di sentimenti, di emozioni. Carnera nonostante sia stato detentore del titolo mondiale dei pesi massimi per un solo anno dal 1933 al 1934, è diventato un mito per tanti”.

Nel film, infatti, il regista ha voluto valorizzare tutte le sfumature del pugile, un gigante di due metri e cinque in un'epoca in cui la statura media era di un metro e 65, che il fascismo ha usato come simbolo della forza italica e della virilità nel mondo. Un emigrante povero che è riuscito a conquistare la gente, diventando un simbolo di riscatto collettivo.

Un colosso, che per essere ancora più reale, ha utilizzato più di 1200 inquadrature digitali per ricreare tutta una serie di paesaggi e realtà che non esistono più come, il Madison Square Garden o la Sequals degli anni Trenta, dove Primo Carnera era nato.

Difficile è stata anche la scelta dell’attore che lo doveva rappresentare. “Cercavamo - ha raccontato il regista - un candidato con quattro requisiti pressoché introvabili in una sola persona: doveva essere alto più di due metri, parlare inglese, saper boxare e recitare. La nostra fortuna è stata trovare questo ragazzo di origine pugliese, Andrea Iaia, due metri e tre centimetri di altezza, che ha fatto teatro a Londra e quindi parla un ottimo inglese, ed era già un pugile semi professionista.

Iaia, sarà affiancato da Anna Valle, che nel film interpreta la moglie Pina Kovac, e Kasia Smutniak, la prima fidanzata di Carnera. Alla realizzazione della pellicola ha contribuito anche Nino Benvenuti, che nel film interpreta un piccolo cameo e ha ricordato la sua ''ultima sorsata di vino'' con pugile, nella sua casa di Sequals, poco prima che il ''gigante buono'' si spegnesse, stroncato dalla malattia, lasciando spazio alla leggenda.
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