Tv: Arriva Su Canale 5 La Vita Del Boss Toto' Riina

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ELIPIOVEX
00lunedì 22 ottobre 2007 17:58
Roma, 22 ott. (Adnkronos) - Debutta il 25 ottobre su Canale 5, in sei puntate, "Il Capo dei Capi", la vita di Toto' Riina, interpretato da Claudio Gioe', dall'infanzia difficile fino alla sua presa di potere all'interno di ''Cosa Nostra'', passando per le tappe sanguinose che hanno caratterizzato la sua ascesa al potere. La sua storia inizia con un episodio devastante: ancora adolescente, il futuro boss assiste impotente alla morte del padre e del fratello per lo scoppio di un residuato bellico.

Da quel momento egli diventa il capo famiglia e deve affrontare un duro periodo di miseria; si unisce ai teppisti malavitosi di Corleone che fanno riferimento a Liggio. In quegli anni si crea un gruppo di fedelissimi, tra cui Provenzano (nel film Salvatore Lazzaro) e Bagarella (Marco Leonardi), che lo affiancheranno nel suo cammino. Questo gruppo sale i gradini del potere mafioso dominando prima Corleone e poi espandendo il proprio potere fino a Palermo e al cuore di ''Cosa Nostra''. Questa e' una fase cruentissima che vede la conquista del potere attraverso una violenza inaudita che causa decine e decine di morti.

Nel gruppo formatosi a Corleone c'e' un giovane, Biagio (Daniele Liotti), che si ribella all'ascesa di Riina e che diventa poliziotto, assumendosi come missione la sconfitta del suo ex compagno. Egli si assume un ruolo difficile che lo rende persecutore e perseguitato, e che lo porta a correre enormi rischi e ad affrontare dure prove anche dal punto di vista affettivo.Ma "Il Capo dei Capi" e' anche la storia dei grandi nemici di Riina, dei martiri che hanno combattuto fino alla fine la mafia, dal questore Mangano al generale Dalla Chiesa, ai giudici Falcone e Borsellino; la storia finisce con l'arresto di Riina da parte del gruppo del Capitano Ultimo.
ioandrei
00lunedì 22 ottobre 2007 18:10
Io comunque resto dell'avviso che non era il caso di dedicargli una fiction
ELIPIOVEX
00lunedì 22 ottobre 2007 18:14
magari potevano aspettare fosse morto [SM=g1344340]
ioandrei
00lunedì 22 ottobre 2007 20:45
Quanto meno un po' di tempo: mi sembra ancora troppo 'fresca' la sua attività
ELIPIOVEX
00lunedì 22 ottobre 2007 21:00
potrebbe essere un messaggio in codice la fiction stessa e noi ignari la guardiamo come se fosse un telefilm qualsiasi...
(Rosy)
00lunedì 22 ottobre 2007 21:28
Sembra quasi che ne vogliano fare un eroe!
ELIPIOVEX
00giovedì 29 novembre 2007 15:47
non siamo sole ad aver pensato così
Roma, 29 nov.(Adnkronos) - "La messa in onda di un film porno in prima serata avrebbe prodotto sicuramente effetti meno nocivi". Lo dichiara Antonio Marziale, presidente dell'osservatorio sui diritti dei minori e componente della commissione ministeriale che ha redatto il codice tv e minori, a proposito della fiction "Il capo dei capi". "Per tre puntate, equivalenti nella realta' a svariati decenni, il sanguinario Toto' Riina ha dettato legge in Sicilia, ha decretato la morte di centinaia di uomini, ha fatto partorire la consorte in clinica come si conviene alle mogli dei capi e si e' arricchito in maniera spropositata.
(Rosy)
00venerdì 30 novembre 2007 20:46
Nonostante tutto (Benigni compreso) ha avuto un grosso ascolto.

Alle 21.28 la sesta ed ultima puntata della miniserie italiana “Il capo dei capi” (7.995.000 spettatori - 28,59%).
ELIPIOVEX
00venerdì 30 novembre 2007 20:51
leggevo un articolo che vorrebbero proporre lo sceneggiato come spunto di insegnamento nelle scuole. Non ho parole!
(Rosy)
00venerdì 30 novembre 2007 20:54
Re:
ELIPIOVEX, 30/11/2007 20.51:

leggevo un articolo che vorrebbero proporre lo sceneggiato come spunto di insegnamento nelle scuole. Non ho parole!



Io non l'ho visto quindi non posso giudicare se la bella figura la faceva lui o la vittima di turno, però mi pare un po' azzardato usarlo nelle scuole


ELIPIOVEX
00venerdì 30 novembre 2007 20:56
Anche secondo me.
E' una grande operazione di marketing di Mediaset che tra l'altro ha venduto il format in diversi paesi del mondo. Adesso non vengano a dirmi che è anche didattico
ELIPIOVEX
00venerdì 30 novembre 2007 20:56
ps non l'ho visto neppure io. Mi sono rifiutata
ELIPIOVEX
00venerdì 30 novembre 2007 21:13
L'articolo è del Giornale
«Quella fiction va discussa anche a scuola»

Per qualcuno, tra cui l’attore protagonista Claudio Gioè, siciliano, è l’omaggio a quei conterranei che si sono ribellati al potere mafioso, ai tanti che come il poliziotto Schirò, a costo di rinunciare alla famiglia e a costo della vita, hanno detto «no» alla prepotenza e all’arroganza di Cosa nostra, decidendo di stare dalla parte dello Stato. Per altri, in testa il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, è semplicemente il veicolo di un messaggio sbagliato, un’esaltazione del boss Totò Riina, che nella finzione finisce per trasformare gli atti violenti e volgari di un boss mafioso nelle gesta di un semi-eroe.
Mentre il pubblico televisivo premia Il capo dei capi, la fiction di Canale 5 che ha sbancato gli ascolti (oltre 7 milioni di telespettatori e share oltre 30 per cento), l’establishment boccia la produzione di Pietro Valsecchi e alimenta una polemica che, a conti fatti, finisce per confermare la vecchia massima del «purché se ne parli...». Tra i più agguerriti paladini del politically correct è spiccato il Guardasigilli: «Quando si inneggia a un camorrista, a un mafioso, questo mi spaventa», ha dichiarato il ministro, che ne ha invocato la sospensione. Ieri, a poche ore dall’ultima puntata, anche Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori si è spinto oltre, liquidando la vicenda con un lapidario: «Meglio un porno».
Fra i commenti tranchant quello del pm Antonino Ingroia: «Il rischio è un’iconografia alla rovescia su Totò Riina, che emana un fascino un po’ sinistro». E a ribellarsi è stata anche la vedova del funzionario di polizia Giorgio Boris Giuliano, accusando gli autori di non essersi rivolti alla famiglia per tratteggiare la personalità del marito e puntando il dito sullo stereotipo del siciliano «coi baffi, scuro e che parla dialetto». Fuori dal coro il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso: «La realtà non va nascosta. La fiction va trasmessa e dovrebbe anche essere discussa in famiglia e nelle scuole». Infine Andrea Camilleri: «L’unica letteratura che tratta di mafia dev’essere quella dei verbali di polizia e carabinieri e dei dispositivi di sentenze della magistratura. A parte i saggi degli studiosi». Purché se ne parli sì, ma non in una serie televisiva di grande ascolto
ELIPIOVEX
00venerdì 30 novembre 2007 21:16
Però c'è anche chi ne parla male
Tv: vedova Giuliano critica fiction

(ANSA) - PALERMO, 29 NOV - 'Mio marito non era cosi''. Lo dice la vedova del funzionario di Polizia Boris Giuliano, che critica la fiction 'Il Capo dei Capi'. In una lettera pubblicata oggi da due quotidiani, la signora Giuliano, 'pur apprezzando il risalto dato alla figura di mio marito', deplora che nessuno si sia rivolto alla famiglia per delinearne meglio la personalita'. 'Tutti i parenti delle vittime della mafia hanno sempre ragione', commenta Bolzoni, co-autore del libro che ha ispirato la fiction.
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