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00giovedì 29 giugno 2006 15:33
«Cotti e mangiati» arriva la sit com con Flavio Insinna
Dal prossimo 3 luglio Raiuno fa esordire la prima di una serie di situation comedy destinate a conquistare alla rete il pubblico giovanile. Si tratta di «Cotti e mangiati», in onda dopo il tg delle 20 e per buona parte si sovrappone al programma concorrente di Canale 5 «Cultura moderna» condotto da Teo Teocoli. È un vero e proprio esperimento di Raifiction per fare concorrenza ad Italia uno, che ha sempre privilegiato le sit com nella sua programmazione. Sono previste 200 puntate, ognuna di 25 minuti l’una in programmazione tutti i giorni. Protagonisti sono Marina Massironi e Flavio Insinna che ha smesso la divisa del carabiniere indossata in Don Matteo e si prepara ad esordire in un ruolo brillante. Insinna è attualmente anche uno dei conduttori candidati ad essere il nuovo padrone di casa di «Affari tuoi»: il gioco dei pacchi attende ancora il successore di Antonella Clerici. L’attore ha girato una puntata pilota, ma si aspettano le decisioni della rete e della Endemol, casa che produce il gioco. Intanto, Insinna con la Massironi interpreta una coppia di coniugi: Franco è il capofamiglia, romano trapiantato a Milano dove gestisce un autonoleggio. «Sono un uomo dai mille difetti, goffo ma simpatico — afferma Insinna —. A sopportarmi è mia moglie Silvana, a cui dà il volto Marina Massironi. È una insegnante di lettere precaria, una donna generosa, dotata di molta pazienza, una madre modello per i nostri figli, Marco e Alessia di ventidue e sedici anni. La sit com è un vero e proprio sketch con camera fissa, ambientata all’interno di una cucina. La telecamera è dentro un fantomatico televisore, inserito tra il frigorifero ed i fornelli. Da questa posizione sarà possibile al pubblico, "spiare" come in un reality show, tutto quanto avviene in casa. Ogni sera andranno in onda quattro mini film di circa 6 minuti ciascuno». In ogni mini puntata si affronteranno i casi quotidiani della famiglia Mancini, analizzati in chiave ironica. Mar. Cat.