Piepoli ha negato tutto: solo testimone
Il tribunale nazionale antidoping del Coni, presieduto da Francesco Plotino, ha sospeso in via cautelare Riccardo Riccò. Il ciclista azzurro aveva confessato mercoledì alla procura antidoping del Coni di aver fatto uso di Epo alla vigilia del Tour de France. Il compagno di squadra Leonardo Piepoli ha invece negato tutto: "Sono stato interrogato solo come testimone, ho detto quello che dovevo dire, niente di più, niente di meno".
Piepoli, accompagnato dal suo avvocato, Giuseppe Di Carlo, è stato interrogato dal procuratore Ettore Torri, ma non ha voluto rilasciare particolari dichiarazioni alla sua uscita dal palazzo del Coni di Roma. Il tuo rapporto con Riccò si è incrinato? "Chiedetelo a lui", è stata la sua risposta. Il licenziamento da parte della Saunier-Dauval? "Ne ho parlato con Torri".
Proprio Torri ha spiegato che Piepoli non ha fornito dettagli fondamentali alla ricostruzione del fatto. "Non ha detto nulla di importante relativamente all'istruttoria. Ha negato tutto", si è limitato a dire.
Altri due casi in Italia
Altri due ciclisti professionisti italiani positivi all'antidoping per Epo: si tratta di Paolo Bossoni e Giovanni Carini, campione italiano under 23. Bossoni (Lampre) è risultato positivo all'eritropietina ad un controllo Coni-Nado in competizione su richiesta della Federciclismo del 29 giugno scorso a Bergamo, in occasione della Settimana Tricolore. Stessa manifestazione e stessa sostanza rilevata anche per Carini (S.S. Pagnoncelli), sottoposto al test il 28 giugno a Boltiere.